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Tendenze menù e ingredienti natalizi

Sarà il primo “Mediterranean Christmas”. Un Natale all’insegna della dieta mediterranea e della leggerezza. Sulle tavole trionferanno pesce, carni avicole, verdura e frutta e birra

Tendenze menù e ingredienti natalizi

Leggerezza, stagionalità e autenticità: ecco le caratteristiche dei prodotti che trionferanno sulle tavole natalizie, almeno secondo quanto emerge da uno studio promosso da Polli Cooking Lab, l’Osservatorio sulle tendenze alimentari dell’omonima azienda toscana, condotto attraverso interviste a oltre 120 esperti tra nutrizionisti, chef stellati e food blogger. Secondo il 78% degli intervistati, gli italiani sceglieranno per pranzi e cenoni ingredienti e piatti più salutari, genuini e delicati rispetto al passato, tutti ispirati ai dettami della dieta mediterranea. Quello del 2015 sarà il primo “Mediterranean Christmas”, una vera e propria celebrazione della dieta mediterranea in chiave natalizia per gli italiani sempre più attenti anche alla provenienza degli alimenti (95%), ai sapori semplici, più veri e autentici (90%) e legati comunque alle tradizioni culinarie del Belpaese (83%). Cosa dovremo acquistare per realizzarlo? Al vertice della classifica c’è il pesce (77%), semplice da reperire anche in città del nord come Milano dove pescherie, mercati e supermercati ne smerciano ogni giorno sia fresco che surgelato di ottima qualità proveniente dal Mediterrano e dall’Atlantico. Al secondo posto troviamo le verdure di stagione (69%) seguite dai legumi (59%) e dalla frutta fresca (43%); scendono drasticamente i prodotti considerati eccessivamente grassi come i fritti (71%), le carni rosse (59%) e il mascarpone (37%). “Il pesce è l’ingrediente principe, soprattutto quello azzurro non dovrebbe mai mancare dall’elenco della spesa perché è alla portata di tutti ed è ricco di omega3”, suggerisce lo chef stellato Pietro D’Agostino. “Per le feste natalizie o per fine anno suggerisco di preparare l’insalata di palamita (pesce azzurro non costoso e molto versatile) con cipollotto novello in agrodolce, finocchio, arance e mandorle: un piatto sfizioso, gustoso e chic col quale anche la bella figura è assicurata”. E la tanto dibattuta carne rossa? Per D’Agostino è adatta purché sia consumata in quantità ridotte e provenga da allevamenti sostenibili”. Secondo il parere di un altro grande chef, Francesco Apreda, dalla Lombardia alla Liguria, passando per l’Emilia-Romagna e fino alla Sicilia anche le carni avicole (capponi, faraone e tacchine) saranno le protagoniste dei menu dei giorni di festa. Le sue ricette, consultabili anche in internet consentono di rendere più gustoso il brodo di cappone, di preparare la tacchinella ripiena ideale, oppure la faraona arrosto perfetta. Per contorno entrambi gli chef prevedono un tripudio di verdure cotte e crude (in pinzimonio), poi non può mancare la frutta. Rigorosamente di stagione e possibilmente bio. Per quanto concerne il beverage, le tendenze natalizie si attestano al rialzo circa il consumo di vino rosso, bianco (sempre in crescita le vendite di prosecco italiano ma anche di spumanti e champagne).

Secondo le stime di Assobirra (l’associazione industriale della birra e del malto che riunisce le maggiori aziende che la producono e la commercializzano in Italia) si berranno circa 2,4 milioni di ettolitri di birra durante le feste, il 20% in più rispetto a 10 anni fa.

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