Lite in Friuli per il film sulla Englaro

Eluana Englaro scatena levate di scudi anche dall’aldilà. Questa volta la scintilla è la Bella addormentata, un film che fa riferimento alla triste vicenda della donna scomparsa nel 2009 a Udine, dopo 17 anni di coma vegetativo. Il regista, Marco Bellocchio, si appresta a dare il via alle riprese da gennaio. Il nodo del contendere è il finanziamento pubblico che il Friuli-Venezia Giulia concede alle pellicole girate in regione. Su iniziativa di Edoardo Sasco, capogruppo dell’Udc in Consiglio regionale, è passato a larga maggioranza un ordine del giorno che sbarra il passo all’utilizzo di soldi pubblici per il film. «Non vogliamo che dal Friuli-Venezia Giulia arrivi un messaggio di morte - dichiara Sasco -. Non si tratta di impedire a Bellocchio di girare il film, ma di evitare che soldi di tutti lo finanzino, nel rispetto delle diverse sensibilità sul caso Englaro e per evitare qualsiasi strumentalizzazione». Secondo il capogruppo Udc fin dal titolo «stile Disney si capisce che è un’operazione di parte, di sapore ideologico». Il quotidiano La Repubblica, con un’intera pagina, ha alzato gli scudi contro il ventilato no al finanziamento spacciato per censura. Il produttore, Riccardo Tozzi, della Cattleya, parla addirittura di «atto contro la legge e forse anche contro la Costituzione». Federico Poillucci, presidente della Friuli-Venezia Giulia Film Commission, fa notare che la richiesta di finanziamento non è ancora agli atti, ma arriverà sicuramente.

E spiega che, in pratica, l’ordine del giorno votato in Regione non avrebbe potere di bloccare il finanziamento pubblico al film di Bellocchio. Le riprese dovrebbero iniziare il 9 febbraio, anniversario della morte di Eluana.

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