Settimana di confronto, in tutte le province, sulla bozza del Programma regionale di Sviluppo (PRS), la madre di tutte le programmazioni regionali per questi anni. La bozza ha recepito i 600 punti del Documento politico presentato dal presidente Roberto Formigoni in Consiglio regionale; ora viene sottoposta alla considerazione e all'apporto degli enti locali e dei soggetti socio-economici della Lombardia per recepire osservazioni, sottolineature, attenzioni da avere per i singoli territori.
«Il Prs della IX legislatura - ha spiegato vicepresidente e assessore all'Industria, Artigianato e Edilizia, Andrea Gibelli - ha un'idea guida centrale, l'innovazione, che deve permeare tutte le azioni come fattore fondamentale di competitività e di sviluppo. E un metodo di lavoro: la programmazione per aree tematiche, sociali, economica, territoriale, il che implica perseguire il bene comune di un territorio lavorando in squadra».
«Lodi - Gibelli ha voluto sottolinearlo - sta dando da questo punto di vista un grande esempio con il Distretto agro-energetico, un progetto che mette in sinergia la tradizione produttiva agro-alimentare e il settore delle energie rinnovabili e dell'ambiente, generando appunto innovazione».
Innovazione e tradizione, apertura all'internazionalizzazione e salvaguardia della propria autonomia e identità territoriale: sono questi i fattori su cui gli interlocutori del Tavolo si sono riconosciuti.
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