Londra - Osama bin Laden? Un eroe. Gli ebrei sono «scimmioni ripugnanti» e i cristiani dei «porci». Sarebbero questi gli insegnamenti di una scuola saudita londinese accusata da un suo ex insegnante di diffondere tra gli allievi l’odio per le altre fedi e per gli occidentali. Colin Cook, un’insegnante di 57 anni, padre di una bimba di 3, è un musulmano convertito. Per diciotto anni ha insegnato inglese alla King Fahad Academy di Acton, nella zona ovest della capitale britannica. Lo scorso dicembre ha perso il suo posto da 35mila sterline l’anno perché accusato di malacondotta nelle procedure degli esami finali. Sentendosi trattato ingiustamente l’uomo ha trascinato l’istituto davanti a un tribunale del lavoro chiedendo un risarcimento di 100mila sterline per ingiusto licenziamento e discriminazione razziale. E nella documentazione presentata al giudice della corte di Watford mister Cook sostiene che da anni ormai la scuola utilizza i libri di testo distribuiti dal ministero dell’educazione del governo saudita che incitano all’odio religioso. «In questi testi – sostiene Cook – gli ebrei vengono descritti come “scimmie” e i cristiani come “maiali”. Agli studenti viene richiesto di “accennare ad alcune caratteristiche ripugnanti dei giudei” e ai ragazzini del primo anno si domanda di “fare degli esempi di fedi inutili, come l’Ebraismo, il Cristianesimo, la fede negli dei e altre”. L’insegnante racconta inoltre che i giovani allievi ritengono Osama bin Laden un vero eroe e l’11 settembre un giorno di gioia. Avrebbe anche sentito che alcuni di loro vorrebbero uccidere tutti gli Americani. Quando Cook aveva fatto presente le sue preoccupazioni al preside dell’istituto chiedendogli se i contenuti del curriculum di studi erano compatibili con la legge inglese, si era sentito rispondere: «Ma questa non è l’Inghilterra. Questa è l’Arabia Saudita».
Nei documenti presentati dai legali di Cook c’è anche la traduzione in inglese del materiale d’insegnamento in lingua araba a conferma che la scuola di Acton è «istituzionalmente razzista». Nella lunga lista di accuse l’ex docente spiega che la maggior parte dei suoi colleghi sauditi non parlano fluentemente l’inglese, a volte non lo conoscono per nulla. Racconta anche che la scorsa estate soltanto gli studenti sauditi sono stati portati in gita scolastica ad assistere alle partite della Coppa del Mondo in Germania e che esiste persino un sistema amministrativo con due pesi e due misure che permette agli insegnanti sauditi di lavorare di meno e di godersi un periodo di vacanza più lungo. A sentire Cook, sarebbe stato licenziato per aver ripreso alcuni studenti che imbrogliavano ripetutamente durante gli esami di fine anno. La scuola però nega che ciò sia mai accaduto. Quando è stato fondato nel 1985, l’istituto di Acton aveva il compito principale di provvedere all’educazione dei figli dei diplomatici arabi e di altre famiglie musulmane residenti a Londra, favorendone l’integrazione. Alcuni dei figli di Abu Hamza al Masri e Abu Qatada, gli estremisti islamici arrestati quest’anno, frequentano l’istituto che può costare fino a 1.500 sterline all’anno per ogni singolo studente. Registrata come charity in Gran Bretagna e finanziata dal governo saudita, ha attualmente più di 600 studenti.
Lo scorso anno il gruppo americano per i diritti umani Freedom House portò all’attenzione del pubblico alcuni dei testi scolastici citati da Cook proprio per la loro visione antisemita e antioccidentale in un rapporto intitolato Saudi Arabia’s Curriculum of Intolerance. Allora il governo saudita ammise che alcuni dei testi erano «ingiustificabili» ma negò che venissero utilizzati al di fuori del loro paese. Sembra invece che la verità sia un’altra almeno alla King Fahad School. «Era un’ottima scuola fino al 2005 – ha ricordato ieri Cook – ma poi quasi tutti gli insegnanti inglesi se ne sono andati». Ieri i vertici scolastici e la nuova direttrice dell’istituto non hanno voluto commentare le accuse dell’ex dipendente, ma hanno smentito che agli allievi siano mai stati impartiti insegnamenti estremisti. Un buon giudizio era giunto anche dall’ultimo rapporto redatto dall’Ofsted, l’osservatorio per l’educazione inglese che nel marzo scorso lodava la scuola per l’offerta di «un’educazione equilibrata». Tuttavia non è questa la prima volta che la King Fahad Academy finisce nell’occhio del ciclone.
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