Cronache

Dimmi che gene hai, ti dirò come dimagrirai

L'ultima frontiera della dieta parte dall'analisi genetica. E offre il coach on line

Dimmi che gene hai, ti dirò come dimagrirai

Ce n'è uno che «decide» quanti grassi assorbiamo. Se ne sta rintanato dietro la sigla «FBPAR2», è il gene che stabilisce quanti grassi assimilare, una volta gustata una bella cotoletta. È con lui che dovete prendervela se, davanti alla stessa identica pastasciutta sugosa, l'ago della bilancia per voi s'impenna e invece il vostro amico non mette su un etto. La dieta è anche, anzi soprattutto, una questione di geni. Come il suddetto «FBPAR2», ma anche come quello che invece regola l'assorbimento dei carboidrati, o quelli che decidono quanti grassi smaltire con un po' di esercizio fisico. Nasce da qui il nuovo sistema «Bodykey» messo a punto dall'azienda Nutrilite, un innovativo programma «su misura» per il controllo del peso. «Bodykey» si basa infatti su un nuovo concetto di «dieta» che, partendo dall'unicità dell'individuo, grazie a un test genetico che analizza le risposte individuali all'assunzione di grassi, carboidrati e all'attività fisica, si traduce in un programma «olistico» che programma un regime nutrizionale, di attività fisica e di integratori alimentari personalizzato, al quale si aggiunge un coaching online quotidiano.
Come? La dieta parte dall'analisi dei geni. Nel kit preparato da Nutrilite ci sono tre provette con altrettanti tamponcini pronti per essere rispediti alla casa madre dove saranno analizzati 4 geni che influenzano il nostro metabolismo. A voi non resterà che iscrivervi alla piattaforma on line specificando alimentazione e stile di vita. Viene realizzato un programma personalizzato che si rimodula giornalmente seguendo anche eventuali «sgarri». Vi siete abbuffate di pizza quando era previsto tutt'altro? Niente paura. Il coach on line vi indicherà cosa fare e cosa mangiare per riprendere la strada verso il peso ideale, aggiungendo anche i giusti integratori. Dietro il nuovo programma Bodykey c'è infatti il consolidato team di Nutrilite di scienziati, nutrizionisti e esperti di scienze motorie che dal 1934 distribuisce a milioni di persone in 50 paesi del mondo integratori e vitamine. L'azienda, leader nel settore, coltiva le piante da cui estrae i principi nelle proprie fattorie sostenibili. Basti pensare che dal 2008 collabora con Milan lab per costruire insieme il programma alimentare dei calciatori della squadra. «È ormai ampiamente dimostrato, grazie agli studi di nutrigenetica, che le scelte nutrizionali in termini di macro e micronutrienti debbano essere più che mai personalizzate per poter ottenere i risultati sperati - spiega Paola Signorelli, medico chirurgo specialista in Scienze dell'alimentazione e dietetica - Tuttavia, se le indicazioni legate alle variazioni genetiche individuali non vengono accompagnate da adeguati e pratici consigli alimentari, di attività fisica e da un supporto motivazionale ed educativo, non sarà facile raggiungere e mantenere il peso ideale».
Come è ormai ampiamente dimostrato che ci sono delle carenze alle quali è decisamente difficile far fronte. Qualche esempio? «La vitamina D - spiega Paola Signorelli - Bisognerebbe riuscire a prendere almeno un'ora di sole al giorno tutti i giorni dell'anno per essere sicuri di assimilarne abbastanza. La conseguenza una scarso assorbimento del calcio». Anche l'acido folico è una tra le carenze più diffuse, con conseguente stanchezza: «Ne dovremmo assumere 400 microgrammi al giorno ovvero mangiare almeno tre etti di spinaci al giorno. Non è semplice.

In questo modo il cibo diventa non solo modulatore della linea ma anche della salute».

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