Lunedì confronto sulla riforma

Ripartirà lunedì prossimo il negoziato tra Banca d'Italia e sindacati sulla riforma dell'istituto centrale. Il tentativo è di riprendere il dialogo interrotto dal 5 febbraio scorso dopo il secco no opposto dalle organizzazioni dei lavoratori al piano di riduzione delle filiali periferiche disegnato dal governatore Mario Draghi. Il progetto, che incontra l'opposizione dei sindacati, prevede la chiusura di tutti gli uffici ubicati in città non capoluogo di regione oltre che un secco ridimensionamento di quelli all'estero. Ma la lettera di convocazione non si ferma al problema della distribuzione territoriale delle sedi. All'ordine del giorno del «tavolo congiunto di lavoro» figura infatti la discussione sui «piani operativi di riassetto della funzione di ricerca economica e della funzione di amministrazione degli immobili per l'amministrazione centrale», oltre che «della rete delle filiali».

Inoltre, si legge ancora nella lettera, «nel corso dell'incontro potrà essere definita la data di avvio del negoziato con il delegato alle trattative», il segretario generale Paolo Piccialli, «per individuare misure di carattere eccezionale e temporaneo a sostegno del processo di riorganizzazione della rete delle filiali».

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