«La fabbrica del Riciclo» apre al pubblico. Mobili, divani, giocattoli, sedie, pianoforti e attrezzature sportive riciclati sono in vendita da questa mattina negli spazi industriali dell'Amiu in via Greto di Cornigliano. L'appuntamento resta fisso per ogni primo sabato del mese dalle 9 alle 13. Prende così il via l'iniziativa promossa dall'Amiu nell'ambito del piano di sviluppo della raccolta differenziata dei rifiuti a Genova. Il progetto pilota, unico in Italia, prevede che i rifiuti ingombranti - provenienti dalle isole ecologiche di Campi, Staglieno e Pontedecimo, dagli Ecovan e dalle raccolte domiciliari dei rifiuti ingombranti - vengano recuperati, sistemati e venduti al pubblico. I genovesi potranno così acquistare gli oggetti esposti in cambio di un'offerta libera sulla base però di un valore minimo prefissato: ogni oggetto è identificato da un bollino colorato che indica un prezzo base, che varia a seconda del colore. Ciò che è esposto all'interno della «Fabbrica del Riciclo», proviene in gran parte dalla iniziativa lanciata dall'Amiu la scorsa estate per il ritiro gratuito nei municipi della Valpolcevera e del Centro Ovest e che ha visto coinvolti anche i quartieri di Sampierdarena, San Teodoro, Certosa, Rivarolo, Teglia, Bolzaneto, Begato, San Quirico e Pontedecimo.
«Si tratta di un modello originale mai sperimentato fino a oggi - spiega Pietro D'Alema, amministratore delegato dell'Amiu - con una filosofia multipla. Innanzitutto puntiamo a sensibilizzare il concetto di raccolta differenziata, riducendo il fenomeno dell'abbandono dei rifiuti ingombranti per le strade. I vantaggi poi per chi decide di acquistare sono evidenti: i prezzi sono molto bassi. Gli spazi saranno anche aperti alle scuole. L'idea è quella di organizzare visite guidate finalizzate all'educazione ambientale». Presenti la scuola Duchessa di Galliera con l'esposizione di un «modello d'abito» realizzato con materiale di riciclo e gli istituti artistici Barabino-Klee che hanno realizzato la «Pigotta del riciclo». Inoltre due giovani della facoltà di Architettura presentano la «Rototanica»: uno strumento in materiale riciclato che dovrebbe semplificare il trasporto dell'acqua nei paesi più poveri. E' presente, in mostra momentanea, anche l'opera d'arte «M3» dell'artista francese Nordine Sajot. «Non dimentichiamo poi che gli incassi delle vendite saranno destinati a iniziative benefiche, sociali e ambientali che verranno di volta in volta promosse» conclude D'Alema.
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