Macchine da montare e ambulatori chiusi: ecco la «vera» Doria

Macchine da montare e ambulatori chiusi: ecco la «vera» Doria

Il messaggio è passato, il discorsetto c’è stato, le foto di rito e i sorrisi hanno fatto da sfondo al taglio del nastro. Claudio Burlando quello che poteva ottenere in campagna elettorale l’ha ottenuto anche la settimana scorsa. La Asl3 gli ha organizzato l’ennesima inaugurazione pre-elettorale, l’ennesima parata fasulla. Basta andare all’istituto Doria di Molassana a poche ore di distanza dal vernissage di venerdì scorso per rendersi conto che tutto è tornato come prima. Anzi peggio. Tutto nuovo? Tutto funzionante? In effetti hanno dato un po’ di vernice blu sui tubi innocenti che formano le impalcature. Ma già all’ingresso arrivano le sorprese. Il portone principale, aperto solo per salvare le apparenze, è nuovamente sbarrato, perché nell’istituto nuovo di pacca ci sono i lavori in corso. Non si passa. Bisogna fare il giro. Entrare sulla destra, esattamente come prima, infilarsi in un mezzo corridoio (l’altra metà è ancora bardata di teloni protettivi perché gli operai non hanno finito alcunché). Alla fine si arriva all’ascensore, al mini-ascensore nel quale non entra neppure un lettino.
Ma le vere sorprese sono negli ambulatori. O meglio, negli ambulatori che non ci sono. Odontoiatria, ad esempio. È inutile suonare, lì non vi aprirà nessuno. Il dentista è stato «sfrattato» per i lavori che, non essendo ancora finiti nonostante l’inaugurazione, non hanno consentito l’insediamento in nuovi spazi. E inevitabilmente non ci sono ancora i macchinari pronti. E chi volesse fare la risonanza magnetica? Si rivolga altrove. A Molassana l’apparecchio è ancora da montare, arriverà da Sampierdarena e finora c’è solo la «gabbia di Farenheit», il contenitore per capirsi. Ma che esami si possono fare nel nuovo gioiellino appena inaugurato con tanta enfasi venerdì scorso? Di certo non una radiografia, visto che alla Doria l’ambulatorio esisteva prima dell’inizio dei lavori e ad oggi non è funzionante. Il radiologo è impegnato a fare mammografie ed ecografie, perché almeno quelle sono prenotabili. Prenotabili sì, ma non certo dal Cup della Doria. Che non esiste. L’ufficio, quello stesso stanzone in cui è stata tenuta la conferenza stampa di inaugurazione, è vuoto, senza neppure gli arredi. Questo è quello che ha inaugurato Burlando.
Eppure in campo sanitario sembra che il governatore uscente sia scatenato quanto ad annunci, visto che anche a Pegli è recentemente comparso un nuovo cartello sulle cancellate che delimitano il pantano dell’area dell’ex ospedale Martinez. «Costruzione nuovo edificio distrettuale», spiega il cartello della Asl. Nessun riferimento a progetti, date, delibere, direttori dei lavori. Come nel caso di Voltri, per il quale la Asl si era affrettata a spiegare che occorrono tempi tecnici.

«Ma in questo caso - fa notare il consigliere regionale Pdl Matteo Rosso - sono già trascorsi anni. Quel progetto era stato già deliberato e finanziato dalla precedente giunta di Sandro Biasotti. Burlando è arrivato, ha azzerato tutto, ha indirizzato altrove i progetti e ora vorrebbe ricominciare da capo».

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