Made in Calabria per l’Expo: «Così batteremo i pregiudizi»

Expo più Calabria uguale ’ndrangheta è un’equazione ingiusta, anzi insopportabile. A sottolinearlo sono stati ieri i partecipanti al convegno su «Le eccellenze calabresi per l’Expo 2015», che si è tenuto a Palazzo Giureconsulti alla presenza di illustri personaggi del mondo della politica, del giornalismo e delle istituzioni. Tra questi l’onorevole pidiellino Giuseppe Galati, Presidente della Fondazione Calabresi nel Mondo, il Consigliere della Regione Calabria, Alfonsino Grillo, il Commissario Governo Shangai 2010, Beniamino Quintieri, l’Amministratore Delegato Expo 2015, Giuseppe Sala, il Presidente dell’Associazione Italiana Giuristi Ambientali, Salvatore Stivala, il Presidente della Federazione italiana Associazioni e Circoli calabresi, Amedeo Vilardo, il Presidente della Fondazione Altagamma, Santo Versace, ed il Presidente del Comitato Nazionale Italiano permanente per il microcredito, Mario Baccini. Tra i calabresi doc anche Domenico Piraina, nativo di Platania e responsabile dei musei milanesi.

Contro ogni pregiudizio, ma anzi volendo sottolineare il valore di quei calabresi che si sono distinti nel mondo, l’onorevole Galati ha affermato che «portare il made Calabria all'Expo vuol dire rilanciare e promuovere i suoi pregiati tesori che sono: la spettacolare natura (mare e montagna), l'arte che attraversa i secoli della storia, e fa della Calabria un crogiolo di culture, il patrimonio legato al settore agroalimentare, la intraprendenza dell'artigiano locale e la sua ospitalità, è questa la sfida che intendiamo lanciare per dare impulso al brand Calabria. Insomma, l'Expo può essere uno straordinario strumento per esibire i valori che attraversano questo lembo di spettacolare terra affacciata sul Mediterraneo».

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