da Genova
Dalla prima lettera della Madonna di Lourdes agli italiani: «I cristiani sono avvertiti in tempo perché dopo non basterà una confessione a lavare la colpa della complicità che diventa anche apologia del fascismo». La colpa? Votare Berlusconi, perché «un cristiano che vota questi figuri, non può in buona coscienza partecipare allEucaristia e ricevere lassoluzione in confessione perché diventa complice in solido». Dalla prima lettera, sì, perché non si ricordano altre missive di Nostra Signora di Lourdes. Della Madonna anche, perché a garantire è un prete. Don Paolo Farinella, prete in Genova. Praticante, visto che dice regolarmente messa e manda avanti una parrocchia. Ed è tutto verificato perché è stato pubblicato da MicroMega, mica da un corrierino qualsiasi. La data? Non era il primo aprile, il numero è in edicola dal 24 marzo, la «raccomandata tramite messaggero angelico» era datata «Nazareth, 11 marzo 2008».
Vietato stupirsi, perché PaoloFarinellaprete aveva chiesto lintervento della Madonna con una lettera aperta già il 4 febbraio scorso: preoccupato dalla vittoria del centrodestra, spiegava che «non ci resta che la Madonna di Lourdes», visto che in Italia «Padre Pio protegge il clan Mastella», mentre «Santa Agata di Catania si affida alla mafia per la sua onorata processione». Era una raccomandata con accusa ricevuta. Inevitabile che il don facesse conoscere il riscontro ottenuto.
E allora eccolo quel vangelo che neppure Dan Brown saprebbe immaginare: «Gesù non ebbe il permesso di soggiorno quando emigrò in Egitto, ricercato dalla polizia di Erode che voleva ucciderlo. Se allora Moratti, Berlusconi, Fini e Casini e Bossi fossero stati al posto di Erode, avrebbero sparato a vista su Gesù bambino, profugo per necessità».
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