Madonna, Stones, Eagles I prezzi scaldano l’estate rock

Per Mick Jagger e soci si possono spendere fino a 120 euro, 100 per gli Eagles. La signora Ciccone incassa oltre due milioni a show

Paolo Giordano

da Milano

D’accordo, non s’era mai vista un’abbondanza così: da maggio ad agosto l’Italia diventerà una lunga passerella sulla quale sfileranno le migliori griffe del rock e del pop, tutti insieme appassionatamente per raccogliere sui palchi quanto seminato con i ciddì (senza troppi guadagni). Inizia Bruce Springsteen che, nell’ansia di laurearsi cantastorie impegnato, il 12 maggio arriverà al Datchforum di Milano addirittura con una orchestra di diciassette elementi per suonare i brani di Pete Seeger, a metà tra il folk e il rock. E chiuderà Madonna il sei agosto, di nuovo a Roma dopo sedici anni, con la promessa di trasformare lo stadio Olimpico - si prevede già bollente per l’afa - «in una caldissima discoteca». Allora saranno loro, il Boss e la Material Mom, la prima e l’ultima pagina di un catalogo live che offre davvero il meglio in circolazione.
Eccolo, in ordine sparso: Carlos Santana il 30 maggio a Milano, Rogers Waters dei Pink Floyd in tour dal 4 al 12 giugno, Mark Knopfler con Emmylou Harris il 3 giugno all’Arena di Verona, Robbie Williams il 22 luglio allo stadio Meazza, Ligabue da maggio ad agosto in tredici stadi (il 27 al Meazza), i Rolling Stones un mese prima sempre nello stesso posto, Eric Clapton in giro per l’Italia dal 7 al 10 luglio, Depeche Mode il 16 giugno all’Heineken Jammin’ Festival e il 17 all’Olimpico (il giorno prima a Imola ci saranno anche i Metallica), Sting al Cornetto Free Music Festival il 23 giugno a Milano e il 25 a Napoli, gli Eagles all’Olimpico il 27 maggio e all’Arena di Verona il 29, infine i Guns N’Roses che, se tutto rimane confermato visto il caratterino di Axl Rose, il 4 giugno suoneranno all’Idropark di Milano dopo tredici anni di nebbioso esilio dal mercato.
Insomma, è roba per tutti i gusti anche se non per tutte le tasche. Pur con qualche eccezione (Ligabue a Milano non va oltre i 57 euro, esclusa prevendita), i concerti negli stadi sono a cinque stelle e non fate caso ai prezzi minimi: in grandi spazi come gli stadi corrispondono a posti di scarsa soddisfazione visiva e spesso anche acustica. D’altronde, come ha detto Dennis Arfa della multinazionale Artist Group International, ormai «solo i meno giovani possono affrontare il costo dei biglietti ai livelli più alti».
Dunque, il più economico qui da noi sarà lo show di Robbie Williams (da 38 euro a 80, prevendita esclusa) che forse per risparmiare arriverà a Milano con il suo motorhome, in sostanza un appartamento viaggiante lungo 12 metri con sei camere da letto, cucina e salotto appena acquistato al non esagerato prezzo di 280mila euro. Ma il più caro, neppure a dirlo, è quello di Madonna con biglietti da 47 a 117 euro in prevendita dal 20 aprile. Il prezzo degli show inglesi, che sono andati esauriti in 15 minuti (picco a 330 euro), ha fatto inviperire persino lo snobbish Times mentre il popular Sun ha dato il colpo di grazia: a occhio e croce, la signora Ciccone incasserà 2 milioni e 205 mila euro a sera.
Un gradino sotto rimarranno i Rolling Stones (a Milano da 41 a 112 euro), che comunque rimangono la più colossale macchina da soldi del rock. Nel 2005 tra concerti e dischi hanno incassato 168 milioni di dollari solo negli Stati Uniti (la fonte è l’inossidabile e precisissimo Forbes) e durante l’ultimo tour mondiale, il Licks World Tour, hanno contabilizzato 2 milioni e 700mila dollari a concerto (2 milioni e 200mila euro).

Stavolta, visto il successo, hanno alzato la posta e comunque se lo meritano: hanno sessant’anni e rotti e da quarant’anni si dannano l’anima in giro per il mondo. Elton John invece si risparmia: grazie all’accordo con il megastore americano Neiman Marcus, si offre per concerti privati di un’ora e mezzo per un milione di euro tondo tondo. Poi si dice il fiuto per gli affari.

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