Michele Perla
da Milano
Ha rapinato la banca per saldare i debiti contratti con alcune finanziarie. Per restituire il danaro preso a prestito, allinsaputa del marito e che serviva per mandare avanti la famiglia. Quando i carabinieri hanno perquisito la sua abitazione infatti, non hanno trovato le banconote sottratte allistituto di credito. Soltanto le ricevute dei versamenti effettuati il giorno dopo la rapina, a favore delle società che gli avevano concesso il credito.
Protagonista una donna di 36 anni, madre di tre figli di cui uno in tenera età, residente in un paesino in provincia di Milano, alle porte di Rho. Rimasta da un giorno allaltro disoccupata, e incapace di far fronte alle necessità di casa con il ridotto stipendio del marito, aveva pensato di tamponare la situazione economica con i prestiti, in attesa di trovare una nuova occupazione. Così ha bussato alle porte di un paio di finanziarie per farsi anticipare danaro. I problemi sono sorti al momento della restituzione: pur avendo trovato una nuova occupazione si è subito resa conto che non ce lavrebbe fatta a ripianare i debiti.
Martedì mattina si è recata nellistituto di credito del paese per chiedere soldi in prestito. Quattrini con i quali sperava di chiudere il capitolo con le finanziarie. Ma in banca hanno chiesto garanzie, e comunque le hanno detto che occorrevano tempi lunghi. Ci ha riprovato in unaltra, ma il risultato è stato analogo. Disperata è tornata a casa, ha messo nello zainetto un coltello da cucina e si è recata a Pregnana Milanese, a pochi chilometri da dove abita.
Era quasi lora di chiusura e nella Banca Popolare di Milano era presente soltanto la direttrice. Si è coperta il volto con un pesante foulard, ha calzato un cappellino, inforcando anche occhiali da sole scuri.
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