Mafie Lombardia al quinto posto per beni confiscati

Misure più severe sugli appalti, «e non solo per l’Expo». Mentre Milano si prepara a ospitare sabato 500 familiari italiani e stranieri delle vittime della mafia, per la Giornata della memoria e dell’impegno organizzata dall’associazione Libera di don Luigi Ciotti, il sindaco Letizia Moratti ha chiesto al Ministero degli Interni «di proporre misure severe perchè ora sono fuori dai controlli i subappalti, e attività come il trasporto terra». Milano «ha fatto alcune proposte e ci auguriamo che diventino legge» anche se «il governo ha già fatto molto, arrestando negli ultimi due mesi ben 270 latitanti». Don Luigi Ciotti definisce la sfilata di sabato da Porta Venezia al Duomo (partenza alle ore 10) «un abbraccio alle famiglie, più che un corteo» e pertanto invita «tutti a partecipare, ma senza bandiere di partito, che nessuno strumentalizzi Libera. Dobbiamo stare tutti dalla stessa parte, quella della giustizia». La scelta di Milano non è casuale. «Il problema delle mafie - spiega - non riguarda solo alcune regioni. La Lombardia con 639 beni confiscati alla mafia è la quinta dopo Sicilia, Campania, Calabria e Puglia, e sono almeno 116 i Comuni coinvolti».

Ne emerge un quadro preoccupante che vede la mafia infiltrarsi in svariati business, da quello ambientale a quello dei rifiuti, senza contare le infiltrazioni nell’Ortomercato e nella gestione delle occupazioni degli alloggi popolari, oltre al timore per gli appalti di Expo.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica