Siamo fuori dal tunnel. La «cura» è completa e la Roma è guarita. La classifica inizia ad assumere un look più consono alle potenzialità della Magica. Insomma, il peggio è passato e la Fiorentina se ne è accorta proprio nel giorno in cui lo scontro tra titani, Totti-Mutu, ha visto il capitano salire sul carro dei vincitori e ritrovare il gol in campionato dopo 274 giorni. Insomma, lo spot è sempre lo stesso: Totti sempre Totti, fortissimamente Totti. Ancor di più nel giorno in cui, contro il talento romeno che in estate avrebbe dovuto vestire i panni del «salvatore della patria giallorossa», il tanto criticato Checco de noantri ha meritato applausi a scena aperta e ricevuto lennesima standing-ovation da parte degli amanti del buon football. Evviva il rombo, dunque, evviva il tridente. Lode alle giocate di Baptista, Vucinic e Totti, ai polmoni di Brighi, alla potenza di Mexes, alla grinta di Capitan Futuro, al secolo De Rossi. E, soprattutto, complimenti al coraggio tattico di Spalletti. Sì, è vero, ci ha messo un po di tempo a capire che il vecchio «4-2-3-1» era ormai giunto al capolinea. Ma quando ha trovato il guizzo per voltare la pagina ingiallita dal tempo, ha rischiato e osato come solo i grandi condottieri sanno fare.
«Ora umili e pedalare», ha tuonato il toscano al rompete le righe. Un input da non sottovalutare. Anche perché, sulla scia degli ottimi risultati ottenuti e con il Natale alle porte, sarebbe un vero peccato mandar giù un panettone amaro come il fiele. Chiaro il concetto?- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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