Malasanità, si muove il pm: donna uccisa dalla chemio, 3 medici indagati a Palermo

Lunedì sarà eseguita l'autopsia su Valeria Lembo. Emessi i primi avvisi di garanzia. Secondo i parenti, alla vittima è stata data un dose letale di chemioterapia

Malasanità, si muove il pm: donna uccisa dalla chemio, 3 medici indagati a Palermo

Mentre Palermo piange l'ennesima morte causata dalla malasanità, lunedì sarà eseguita l'autopsia sul cadavere di Valeria Lembo, la giovane mamma morta giovedì scorso all'età di 34 anni all'ospedale "Cervello" di Palermo. La procura, che sta coordinando l'inchiesta, ha già disposto il sequestro della cartella clinica della donna, affetta da un grave tumore alla gola.

Secondo fonti vicine al tribunale palermitano, arebbero già stati emessi i primi avvisi di garanzia nei confronti di tre medici che avevano avuta in cura la donna al policlinico dove era stata ricoverata prima di essere trasferita all'ospedale "Cervello". Secondo i primi accertamenti la giovane, diventata madre sette mesi fa, potrebbe essere stata uccisa da "una dose eccessiva di chemioterapia". L'indagine è coordinata dal pm Emanuele Ravaglioli che indaga per omicidio colposo.

In base a quanto ricostruito dagli inquirenti, lo scorso 7 dicembre Valeria Lembo era stata sottoposta all'ennesimo ciclo di chemioterapia. Quando, però, è ritornata a casa si era subito sentita male. Ricoverata al policlinico le condizioni della donna si erano subito aggravate. Da qui la decisione di trasferirla nel reparto di rianimazione dell'ospedale "Cervello" dove è morta giovedì scorso.

Anche la Regione Sicilia, che sta indagando sull'episodio, ha già chiesto una relazione alla direzione generale del policlinico che, a sua volta, ha avviato un'indagine interna. Secondo la denuncia fatta dai famigliari della Lembo, sarebbe stata proprio la dose eccessiva di farmaco chemioterapico a uccidere la giovane madre

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