Mancini: «Bravo De Sanctis, noi un po’ meno»

Furioso sulla barriera nella punizione finale: «L’arbitro ha fatto solo otto passi. Non è cambiato niente»

Roberto Zanitti

da Udine

All’uscita si è rivolto al quarto uomo: «Ha fatto solo otto passi», ha detto, riferendosi alla punizione allo scadere di Recoba e alla distanza irregolare della barriera messa da Pieri. Poi all’arbitro ha replicato: «Complimenti, non è cambiato niente», riferendosi probabilmente a un passato recente. Poi però in sala stampa si presenta un Mancini molto calmo: «Dal trentacinquesimo del primo tempo è stata una grande Inter. Abbiamo sofferto un po’ all’inizio perché l’Udinese ci ha aggredito con gente fresca». Nella ripresa qualche opportunità non concretizzata: «Se c’è un rammarico è proprio questo. In un paio di occasioni è stato abilissimo De Sanctis, altre volte dovevamo essere più bravi noi». Rimane la consolazione di aver mantenuto la porta inviolata. «D’accordo, ma avrei preferito subire una rete e tornare a casa con i tre punti. Crespo ? Non potevamo pretendere di più, però era importante che riacquistasse il ritmo partita. Abbiamo tanti impegni, dovrò ruotare i giocatori inserendo forze fresche».


«Eravamo partiti con il chiaro intento di vincere - chiosa Galeone -, provando a sorprendere l’Inter in velocità. Speravamo fossero stanchi per la gara di Champions, ma nella ripresa è uscita la loro grande classe e ci hanno costretto a mutare atteggiamento. E sapete quanto mi costa togliere una punta...».

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