«Manifestazione fascista»: indagati i militanti della Fiamma tricolore

Manifestazioni fasciste. Un reato previsto dalla legge Scelba del 1952. È quello contestato ad alcune persone che l’11 marzo scorso avevano partecipato alla manifestazione della Fiamma Tricolore. Proprio quell’happening ha scatenato la reazione dei giovani autonomi che hanno organizzato una contromanifestazione e seminato il terrore in corso Buenos Aires. I pubblici ministeri stanno esaminando i filmati e le registrazioni del presidio organizzato dai giovani neofascisti. E prendono nota di tutto: gesti, saluti romani, esibizione di bandiere con croci celtiche e fascio littorio. I pubblici ministeri hanno già identificato i responsabili di alcuni comportamenti penalmente rilevanti e li hanno iscritti nel registro degli indagati. Tutti i comportamenti dei simpatizzanti della Fiamma Tricolore presenti in piazza l’11 marzo sono comunque vagliati dagli investigatori.


Chi viola la legge Scelba rischia sulla carta fino a 3 anni e una multa compresa fra i 206 e i 516 euro. Secondo il legislatore, commette reato «chi compie manifestazioni usuali del disciolto partito fascista ovvero di organizzazioni naziste».

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