Manovrina d’estate: assestato il bilancio

Una «manovrina» di mezza estate. Definisce così l’assessore al Bilancio Marco Causi, l’assestamento di bilancio, illustrato ieri in consiglio comunale. E non solo perché non si tratta di una manovra vera e propria, come spiega lui stesso, ma di un «aggiustamento» del bilancio 2005 presentato lo scorso dicembre. Ma anche per la cifre della manovrina stessa. Poco più di 120 milioni (nel 2005 l’assestamento è stato di circa 300 milioni), somma che comprende le spese correnti (90 milioni) e gli investimenti (circa 30). Quello che Causi definisce «l’ultimo atto della vecchia amministrazione» è vincolato dal tetto dell’8,6 per cento, imposto dalla Finanziaria 2005 e confermato dal governo Prodi. Tradotto significa che il Comune deve spendere l’8,6 per cento in meno rispetto al saldo del 2004. Ma quello che Marco Marsilio, capogruppo di An sottolinea, rispetto al passato, è «il diverso comportamento tenuto quest’anno da Causi e dalla maggioranza». «Con numeri più ampi - spiega Marsilio - l’anno scorso sembrava di assistere alla fine del mondo. L’amministrazione ad agosto del 2005 parlava di non riuscire ad aprire le scuole a settembre e di dover spegnere i lampioni». Ma oggi la situazione è diversa. Il capogruppo di An, parla di «un Governo amico del Comune di Roma, ecco il perché del diverso atteggiamento da parte del centrosinistra capitolino, che guarda al futuro con ottimismo». Entrando nel dettaglio delle cifre snocciolate da Causi, in una relazione che Marsilio definisce «molto tecnica, quasi per ridurre l’assestamento a una mero dato di fatto», dei 90 milioni previsti per le spese correnti, 30 circa andranno per istruzione e personale, 17 per i municipi, 21 per i dipartimenti, 30 per spese sociali ed emergenza abitativa. Per quanto riguarda, invece, gli investimenti, Causi sottolinea che dei 30 milioni previsti, circa 25 milioni sono ottenuti da risparmi dell’amministrazione. Una parte del totale (9 milioni) serviranno a completare l’aumento del capitale sociale di Atac, il resto ai progetti delle metropolitane, esproprio delle strade, manutenzione scuole e altro. Ma l’assessore al Bilancio guarda al futuro. Immediato e non. «Il primo bilancio vero e proprio sarà quello del prossimo dicembre, in cui auspichiamo il riconoscimento dell’autonomia finanziaria, dei poteri per Roma capitale e la riforma fiscale». E lì «l’opposizione li aspetterà al varco», come chiarisce Davide Bordoni, consigliere di FI. Intanto, giovedì e venerdì ci sarà dibattito in Aula.

E se Bordoni sottolinea «la poca disponibilità al dialogo di questa amministrazione», Causi auspica «una gestione istituzionalmente corretta da parte dell'opposizione». E Marsilio aggiunge: «L’opposizione fa il suo dovere. E se qualcuno può permettersi il lusso di non essere corretto è la maggioranza, che ha dalla sua la forza dei numeri».

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