María Guadalupe García Zavala

Messicana, nacque nel 1878 a Zapopan nello Stato di Jalisco. Si chiamava Anastasia e il padre era un facoltoso commerciante di articoli religiosi. La sua famiglia si trasferì a Guadalajara e qui Anastasia si fidanzò. Ma avvertiva una diversa vocazione e dopo un po’ lasciò perdere. Il suo direttore spirituale aveva in animo di creare una comunità religiosa che si occupasse dei malati e Anastasia dovette combattere in famiglia per poter aderire al progetto. Nel 1901 nacquero le Ancelle di Santa Margherita Maria Alacoque e dei Poveri. Anastasia vi entrò col nome di suor Maria. L’ospedale che era stato loro affidato era praticamente una catapecchia e le suore dovettero rimboccarsi le maniche. Non solo. Furono costrette a mendicare per le strade per poter sostentare i loro malati. Si aggiunsero la persecuzione religiosa instaurata dal governo anticlericale e la guerra dei cristeros dal 1926 al 1929. Era dal 1911, caduto Porfirio Diaz, che i vari Carranza, Obregon, anche il celebre Pancho Villa e soprattutto Calles, cercavano di sradicare il cattolicesimo dal Messico. Maria, superiora, nascose i sacerdoti braccati e perfino l’arcivescovo di Guadalajara. Ma, poiché curava anche i governativi feriti, nessuno toccò le sue suore. Per tutto ciò, solo nel 1935 si poterono concludere le pratiche per il riconoscimento canonico della congregazione. Continuamente rieletta superiora generale, madre Maria Guadalupe moltiplicò le fondazioni, che oggi spaziano dal Perù all’Islanda, dalla Grecia all’Italia.

La fondatrice morì nel 1963 a ottantaciqnue anni, a Guadalajara.

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