Maroni: «Con i clandestini serve più cattiveria»

RomaParole che suonano pericolose. Come a buttare benzina sul fuoco. «Non bisogna essere buonisti, ma cattivi per contrastare la immigrazione clandestina». Dall’Irpinia, il ministro Maroni ribadisce la sua posizione: linea dura sul fronte immigrazione: «Per contrastare l’immigrazione clandestina bisogna essere fermi e determinati». Frasi forti, che attirano subito reazioni: l’ex ministro dell’Interno Pisanu ha subito reagito: «Frasi che si commentano da sole». Il presidente dell’Antimafia pochi giorni fa, attraverso un’intervista aveva invitato il premier Silvio Berlusconi a non subire «gli slogan leghisti» sul tema dell’immigrazione. Solidale con le dichiarazioni del ministro in tema di immigrazione è Altero Matteoli che spiega: «Ai magistrati chiediamo che ci sia più rigidità nell’applicazione delle pene per i reati di violenza sessuale. Il ministro per le Infrastrutture prende così posizione in merito alle richieste della Lega che davanti alla cronaca quotidiana che registra violenza sulle donne soprattutto per mano di extracomunitari, chiede una sospensione del Trattato di Schengen. Un monito per il crescente clima di violenza arriva anche dal Presidente, Giorgio Napolitano che parla di «episodi raccapriccianti».
E arriva forte l’appello del Presidente a quanti hanno responsabilità istituzionali, culturali, educative «perché si impegnino fino in fondo per fermare qualsiasi manifestazione e rischio di xenofobia, di razzismo, di violenza».

Aspri i toni utilizzati da Roberto Zaccaria,vicepresidente della commissione Affari costituzionali, che dice: «Le parole ed i toni utilizzati dal ministro Maroni non sono degni di un Paese democratico dove lo Stato non può e non deve essere cattivo - conclude Zaccaria -. Chiediamo al Governo di prendere subito le distanze da queste dichiarazioni che hanno l’unico effetto di fomentare e giustificare comportamenti razzisti e di intolleranza verso gli immigrati».

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