Marta vuol togliere velo e pregiudizi dalla testa delle donne musulmane

Marta vuol togliere velo e pregiudizi dalla testa delle donne musulmane

Burqa, nucleare, locali del centro storico: sono i passaggi fondamentali della seduta del consiglio comunale di ieri. Merita proporli in dettaglio.
Burqa
«I volti delle donne sono così belli, perché coprirli?». La proposta della Lega Nord che vuole estendere il divieto di coprirsi il volto (previsto dalla legge 152 del 1975) anche alle donne musulmane, piace anche al sindaco di Genova. «Una donna che porta il burqa - dice chiaramente il sindaco Marta Vincenzi - è una donna a cui sono stati negati i propri diritti. La legge mi trova perfettamente d'accordo, se non per l'impostazione, che associa il coprirsi il volto con il terrorismo». Sa di essere lontana dalle posizioni di alcuni dei suoi, lo ammette lei stessa: «Sono isolata - commenta -, ma proprio per questo ci vuole una legge apposita sul divieto per il velo, per evitare di sovrapporre il concetto di arabo con pericolo». Dagli scranni della Lega Nord, il consigliere Alessio Piana, spiega che la posizione della sindaco rende evidente come la proposta della Lega sia da accogliere in modo bipartisan. «Però - osserva - su argomenti come questo sarebbe necessario che tutte le forze politiche potessero intervenire». «Io sono perché alle donne non si metta nulla sulla testa - chiude il sindaco -. Anche perché, le donne, hanno dei visi così belli... anche quelle che piacciono a Berlusconi».
Nucleare
Genova potrebbe essere la futura sede dell'Agenzia nazionale per la sicurezza nucleare. Un posto per la quale la città è candidata già dal settembre del 2008. Il governo, allora, era sembrato più che possibilista sul poter scegliere la Superba. «Ma l'agenzia non è più stata costituita - spiega Marta Vincenzi -. L'Italia non può pensare nuovamente al nucleare, senza che si costituisca un membro apposito di controllo». E mentre lancia un attacco al governo («schizofrenico e distante dai problemi delle città»), il sindaco, in merito alla candidatura di Genova, incontra il favore di Alberto Gagliardi, Pdl, che si aspetta una mobilitazione anche da parte della stampa cittadina. «Questo - dice il consigliere del Pdl - potrebbe essere il giro di boa per inseguire nuove prospettive di grandezza per questa città». «Potremmo anche scontrarci sul tema del nucleare - chiarisce Marta Vincenzi -, ma tutti dovremmo essere d'accordo sul fatto che se è da Genova che il nucleare in Italia si è fermato, è da qui che il discorso deve riprendere».
Locali
La chiusura obbligata dei locali del centro storico alle 2 di notte non piace neppure ad alcuni consiglieri della maggioranza che hanno interrogato l'assessore alla sicurezza Francesco Scidone. I consiglieri Porcile e Malatesta, mettono in guardia l'amministrazione: non c'è il rischio di consegnare questo territorio nelle mani di droga, spaccio e prostituzione? L'assessore si è mostrato fermo.

Al momento, ha assicurato maggiori controlli per far sì che tutti rispettino le regole imposte. «E se sono state messe in campo con urgenza è solo perché - spiega - gli abitanti sono davvero esasperati. Sono arrivati alla minaccia di scendere in strada».

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