Un master in politica per bambini: saranno i ministri del 2030

«Master Res Pubblica»: è il primo al mondo di filosofia politica con i bambini. Il progetto del docente Francesco Schianchi inizierà il 28 maggio alla scuola Ludum di Milano per terminare a metà dicembre. Dieci sabati con lezioni di sette ore per i 25 prescelti - duemilacinquecento euro il costo e cinque borse di studio per i benemeriti -. Alunni delle medie di dieci e undici anni. C’è un sottotitolo: Percorso di educazione politica per i ministri del governo italiano del 2030.
Scusi, professor Schianchi, ma la politica si insegna o è un talento istintivo come l’arte? «Diciamo che il talento deve venire sapientemente educato. Questo è lo scopo del master che durerà tre anni, per portare i piccoli allievi in un viaggio attraverso la storia dell’uomo, dai primitivi che sentirono il bisogno di creare la bellezza ai nostri contemporanei. Tappa finale del triennio: la Costituzione italiana».
Improntate sulla struttura dei Dialoghi di Platone, le lezioni saranno tenute da docenti già allenati a trasformare concetti complessi nel linguaggio infantile, come Telmo Pievani della Bicocca o Francesco Cavalli Sforza dell’Università San Raffaele. La prima è tenuta dallo stesso Schianchi che esordirà con Harry Potter, il bimbo-mago che proprio a dieci anni entra alla scuola del Maestro Silente e la prima prova che si trova ad affrontare è la capacità di scegliere, perché da questa volontà di seguire una strada tra molte ha inizio la vita.
«Dopo la bellezza, i nostri primi antenati di diecimila anni orsono inventarono il lavoro, la comunità, la città, l’organizzazione sociale. Al termine del primo anno arriveremo ad analizzare la Carta dell’Onu sui diritti dei bambini. Nel secondo partiremo dai miti platonici nella Polis greca per terminare con la Dichiarazione d’Indipendeza Americana del 1779 e la Carta dei Diritti dell’Uomo prodotta dalla Rivoluzione francese nel 1789». Ogni lezione sarà composta dalla spiegazione del tema, il coinvolgimento del bimbo che deve esprimere una sua riflessione attraverso il gioco e la stesura di un Diario di bordo. «Il nostro scopo - spiega Schianchi - non è di creare il leader del futuro, anche se mi farebbe piacere che almeno un allievo arrivasse al Governo nel 2030. Importante è formare cittadini sensibili e consapevoli, abituando i bimbi che l’interrelazione tra noi non è fatta di due scelte, il bianco o il nero, il bello e il brutto, ma che di fondamentale importanza sono le sfumature di cui è composta la complessità del reale».
L’ultimo, terzo anno, inizierà dall’Utilitarismo inglese della fine del XVIII secolo per giungere attraverso i concetti di democrazia, libertà, cittadinanza, alla Costituzione della nostra Repubblica. «Uno Stato nato all’interno della Mediterraneità, tema che preferisco.

E’ la millenaria cultura mediterranea ad insegnarci che la vita non è solo vissuta, ma che intrattiene uno stretto rapporto con la facoltà del narrare, del racconto. La vita è lettere: parlate nei miti e nelle grandi narrazioni, quindi scritte dopo che i Sumeri ci donarono una delle più grandi invenzioni, la scrittura».

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