Matematica in scena all’Arsenale

Andrea Indini

Dalle geometrie euclidee ai numeri primi, dal caso alla crittografia. Insomma, la matematica pura che i professori insegnano ostinatamente al liceo. Ma in una chiave leggermente differente. Il palcoscenico dell’Arsenale porta in scena Teatro in matematica, spettacolo diretto da Valentina Colorni e curato da Maria Eugenia D'Aquino.
In Apologia di un matematico, Godfrey Hardy scriveva che «le forme del matematico, come quelle del pittore devono essere belle; le idee, come i colori o le parole, devono accordarsi armoniosamente». Da qui nasce l'idea della D'Aquino di creare un teatro vivo e sperimentale: in collaborazione con Riccardo Mini, che ha curato la drammaturgia, e con il professor Alberto Colorni, nascono quattro pièce di particolare effetto, Parallelismi: geometrie euclidee e non (questa sera, 2 e 8 novembre), Il caso, probabilmente: la partita a dadi (1, 2 e 14 dicembre, 11, 18 e 25 gennaio), I numeri primi e la crittografia (10, 16, 22 e 24 febbraio) e Sherlock Holmes e il mistero dei grafi (8, 16, 22 e 28 marzo).
«In scena - spiega Silvia Roncoroni, docente all'università Bocconi - la matematica perde la dimensione di scienza austera e accessibile solo a pochi iniziati: emerge con forza la bellezza e il fascino che le sono propri e diventa materia esplorabile e comprensibile a tutti». Giunto alla terza edizione, lo spettacolo curato dalla D'Aquino si prepara a un nuovo approfondimento della matematica, ma sempre e solo dal punto di vista teatrale.
Nello spettacolo in scena in questi giorni, Parallelismi: geometrie euclidee e non, tre momenti teatrali raccontano alcuni aspetti delle geometrie non euclidee e indagano sulle loro insospettabili analogie con il linguaggio teatrale: due assassini in missione falliscono un attentato perché non considerano che il pianeta terra è uno spazio non euclideo; uno sguardo alla storia in cui si vede come la scoperta delle geometrie non euclidee sia stata tenuta nascosta per anni allo scopo di non intaccare l'autorità dello stesso Euclide; l'Amleto shakespeariano scopre dietro il fantasma del padre un messaggero giunto a rivelargli le differenze tra terza e quarta dimensione, tra vita letteraria e vita reale.


Le probabilità, raccontate in forma di noir metropolitano, sono il tema centrale dello spettacolo che andrà in scena a dicembre, Il caso, probabilmente: la partita a dadi. Una storia di tradimenti, ricatti e scommesse, una partita a dadi che può portare salvezza o rovina.

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