Milano - Alla fine ce l’ha fatta a diventare un evento televisivo. Dopo quattordici puntate, una media di share superiore al 14 per cento e tre milioni di spettatori fissi, X Factor ieri si è chiuso facendo il suo dovere: puntatona finale, ospiti di gran lusso (Renato Zero, Riccardo Cocciante, Elio e Le Storie Tese e Gianluca Grignani) e proclamazione del vincitore ben dopo la mezzanotte, come si conviene ai grandi appuntamenti televisivi. Ha vinto, di soli 16 voti, Matteo Becucci, trentotto anni, livornese atipico perché placido e vellutato, espressione di una vocalità italianissima non tanto in linea con l’esuberanza di un programma così carico di tensioni.
D’altronde che l’atmosfera fosse elettrica si era capito già prima di cena, intorno alle 19, quando tutto lo stato maggiore si è presentato negli studi del programma satellite Scorie per fare il punto della situazione. Già preso così, X Factor è un programma anomalo. A parlarne c’era Antonio Marano, direttore della Raidue che per tredici puntate ha ospitato lo show: «Siamo solo al secondo anno ma siamo riusciti a raggiungere grandi livelli qualitativi».
Ma c’era pure Fabrizio Del Noce, direttore di Raiuno che ieri ha mandato in onda la finale e ha detto papale papale: «In un momento di grandi cambiamenti in Rai, il trasferimento da Raidue a Raiuno dà l’idea di unità dell’azienda». E poi, la Ventura. Adrenalinica come non mai, ieri ha presentato Quelli che il calcio, poi si è riposata un paio d’ore e alla sera era di nuovo in onda con il sorriso sulle labbra come se fosse niente. Può piacere o no, ma sono pochi in grado di reggere un ritmo del genere.
Lei è un tipo incontenibile e difatti ha detto: «È stata una scommessa vinta e questa è forse la migliore stagione della mia vita in tv». Senza dubbio, chiunque la fermi per strada (e lei lo conferma) le chiede dei cantanti di X Factor oppure dei suoi presunti litigi con Morgan che ieri, tanto per gradire, è arrivato foderato da una sorta di accappatoio che spacciava per una «giacca da camera». «Ringrazio tanto la tv», ha detto. E ci mancherebbe: ora, dopo due edizioni di X Factor, è una star; prima era l’idolo dei pochi che seguivano i Bluvertigo e persino la Ventura, che abbiamo detto è molto sincera, non aveva «ascoltato neanche un suo brano».
In ogni caso, a prescindere dai risultati di ascolto, X Factor ha dato il ritmo a Raidue ed è diventato un termine di paragone della nuova tv. Difatti, come spiega Giorgio Gori che con la sua Magnolia produce lo show, «adesso non c’è più solo il Festival di Sanremo e grazie a X Factor la Rai ha raggiunto in campo musicale un’autorevolezza che prima non aveva. Per di più, la Rai, che aveva un problema di relazione con le nuove generazioni, per qualche settimana è riuscita a risolverlo».
Insomma, toni euforici, e giustamente. Ma il più trascinante di tutti era come al solito Francesco Facchinetti, che grazie a X Factor è diventato il golden boy della televisione italiana e ha tutte le caratteristiche per rimanerlo. Lui dice: «Nella prossima stagione, a settembre, torneremo più forti di prima», regalando una nuova notizia e una conferma. Innanzitutto, la sensazione all’interno del cast, che è di grande soddisfazione. E poi, lo show, che tornerà in autunno per quella che potrebbe diventare la lunghissima stagione di X Factor consacrata come «accademia della musica».
E il Festival? Il direttore Del Noce, che però è ormai destinato ad altre cariche, si augura un collegamento con Sanremo ma non vuole aggiungere altro e intanto saranno decisioni che non prenderà lui.
Mara Maionchi è soddisfatta e tra poco tornerà al suo ruolo di produttrice discografica. La Ventura, recuperate le forze, pianificherà la prossima stagione perché intanto «a me direttore di rete non mi faranno mai». E Morgan conferma di non essere «un personaggio tv» anche se la tv gli fa un piacere che non immaginate.
Insomma, rimangono i veri vincitori di questa edizione, ossia i cantanti di X Factor (sei sono tra i primi dieci di iTunes) e i tre capisquadra. Oltre al pubblico, che ha saputo far tornare il talento al centro del dibattito televisivo.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.