E dire che lei, Stefania Bivone ossia Miss Italia in carica, ha anche una bella vocina un po’ timida ma rotonda. E invece no: se ne torna a casa insieme con gli altri cinquantatre finalisti di Sanremo Social, il concorso che ieri ha premiato, chez Morandi su Raiuno, i sei vincitori che sbarcheranno al Festival di Sanremo. Categoria giovani: mal che vada, torneranno anche loro a casa il 18 febbraio. Ma se andrà bene, potrebbero seguire la sorte dei Negramaro o di Arisa o di chiunque altro sia arrivato all’Ariston da dilettante allo sbaraglio e poi abbia sbaragliato tutti. Insomma ecco i nomi: Alessandro Casillo, Giulia Anania, Erica Mou, Celeste Gaia, Dana Angi, Marco Guazzone. E parliamone stamane perché da oggi pomeriggio si parlerà solo dei big in gara (annuncio alle 14 all’Arena di Giletti su Raiuno) con tutto il prevedibile annesso e sconnesso polemico. Dovrebbero essere, questi sei ragazzi che si aggiungono alle due band già selezionate da Area Sanremo cioè i Bidiel (il leader è il figlio di Luca Madonia) e gli Io ho sempre voglia, la fotografia della nuova musica. Ma è vero solo in parte perché non c’è traccia di rock e soprattutto di hip hop, che qui da noi vive una seconda gioventù di clamorosa ispirazione. E non ci sono testi guerrilleri, spesso poco credibili se cantati da giovanissimi intrisi di luoghi comuni: come forse quello di Francesca Giaccari, ex del Grande Fratello e pure di Miss Italia, che si è presentata (sottobraccio al fidanzato gieffino Matteo Casnici) cambiando nome e ragione sociale: qui era Miss Maria, cantante indignada. Le parole di Trisex presentavano «il tema della sessualità come collante sociale» con quelle allusioni «alle cosine sui preti» che, dai, sanno di qualunquismo un tanto al chilo. Forse era più dolcemente credibile la venticinquenne Missa, rapper incinta all’ottavo mese che durante l’esibizione di giovedì si è sentita pure male causa contrazioni. Gianni Morandi le ha appoggiato la mano sul pancione. Lei ha cantato (maluccio) e poi ha serenamente detto: «Spero di essere più brava come mamma». A casa lei e addio al rap. Non ci sarà neanche Lorenzo Vizzini da Ragusa, un talento puro, già maturo nei suoi diciott’anni scarsi, così maturo da aver collaborato con Mario Lavezzi ed essere sul punto di scrivere quasi per intero le nuove canzoni di Ornella Vanoni, mica una qualunque. Ha più o meno la stessa età di Dana Angi, quella che Morandi ha definito «la nostra scommessa» e che ha compiuto diciott’anni proprio il giorno della selezione, dove è arrivata nuda e pura, senza manager, senza case discografiche, senza progetto alle spalle se non una canzone piano e voce. Di certo è molto più rodato Alessandro Casillo, quindici anni tondi tondi, milanese di Buccinasco, piccola stella di Io Canto che infatti è stato il più votato su Facebook. E promette di esserlo anche all’Ariston, perlomeno dal televoto ma anche dalle varie giurie perché, c’è da dirlo, sa il fatto suo. «Bravooo», le ha twittato subito Gloria Guida. Alla critica (ma non solo) piacerà anche Erica Mou, che ha la bellezza dei ventun anni, ha convinto Caterina Caselli e la sua Sugar e già da anni gironzola per i palchi italiani arrivando persino in finale al Premio Tenco. Ma non solo: ha classe. E un guizzo poetico che non si fermerà all’Ariston. Oltretutto il suo brano Nella vasca da bagno del tempo contiene versi cui seguirà dibattito come ai bei tempi: «Voglio diventare vecchia con ricordi tutti intatti/ E con le rughe tatuate a ricordarmi quanto è stato bello/ ridere con gli occhi e con le labbra». Per farla breve, abbasso la chirurgia estetica e tutta la filosofia antiageing: e viva, come canta, la vita vissuta «diventando vecchia senza fretta e insieme a te». Forse, lì per lì, colpirà subito anche Giulia Anania, romana dde Roma, che Gianmaurizio Foderaro (grande uomo di radio, uno del team d’ascolto insieme con Morandi, Mazzi, Federica Gentile, Silvia Notargiacomo e Saverio Schiano Lomoriello) ha premiato anche per «il graffio nella voce». Se la giocherà anche con Celeste Gaia e con i occhioni curiosi da Lady Gaga agli esordi, e con il cantautore Marco Guazzone con la sua giacca da Chris Martin dei Coldplay.
Sono loro, tutti e otto giovani ed emozionati, la scommessa del Festival, che dovrà giocarsela bene non mandandoli in onda a ore impossibili. E ricordandosi che non li seguiranno solo i telesanremesi. Ma tutti i giovani che credono ancora nella musica popolare. E non sono pochi.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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