Bruno De Prato
da Faro
Dalla Mazda Miata originale, del 1989, alla nuova edizione della MX5 cè un salto di due generazioni e mezzo, ma soprattutto cè una fondamentale evoluzione dellidea stessa che era stata alla base della realizzazione, da parte di Mazda, di una vettura al di fuori dei postulati filosofici cui si ispirava il resto della produzione. Ma il guizzo di creatività che diede vita alla prima Miata, negli anni, si è rivelato perfettamente mirato e ben calibrato, al punto di creare una sorta di monopolio da cui la casa nipponica ha attinto successo commerciale e promozione di immagine. La nuova MX5 rimane rigorosamente fedele allo spirito e ai postulati tecnici che ispirarono i progettisti Mazda alla metà degli anni 80. Ma, dopo 725mila unità prodotte nelle serie precedenti, è arrivato il momento per la più rilevante evoluzione che il roadster nipponico abbia conosciuto. La MX5 2006 si presenta ora con alcune misure vitali modificate per assicurare una migliore abitabilità.
In particolare è stato incrementato il passo (più 65 mm) con il doppio risultato di offrire migliore accessibilità ai guidatori di oltre 1,80 metri, ma anche di migliorare ulteriormente il bilanciamento delle masse e le qualità dinamiche dellautotelaio, soprattutto nel senso della stabilità e della progressività delle reazioni nella guida sportiva. Lunga 4 metri, la MX5 ora ha un aspetto più muscoloso, ben assettata sulle quattro ruote spostate ai quattro angoli del suo perimetro e calzanti pneumatici di maggior sezione e, soprattutto, a profilo ribassato, con le ruote da 16 pollici, e super-ribassato, con quelle da 17 pollici. Ugualmente sono stati maggiorati anche i freni. Ma lintervento più significativo è stato lo sviluppo di una scocca che vanta un sostanziale incremento di rigidità strutturale: più 22% in senso flessionale e, soprattutto, ben il 42% in senso torsionale. Questo fatto è alla base di un autotelaio dallassetto molto preciso, in grado di gestire con ampio margine di sicurezza un sostanziale incremento della potenza installata.
Da qui lo sviluppo di un nuovo propulsore di 2.0 litri da 160 cv che, associato a un eccellente cambio a sei marce, proietta il roadster Mazda nel novero delle vere sportive, senza ulteriori discussioni, visto che ora laccelerazione 0-100 richiede solo 7,9 secondi, mentre la velocità massima è decisamente importante, con 212 orari effettivi.
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