Uno dei primi ad arrivare è stato il presidente Riccardo Garrone: quindici minuti di summit in mezzo al campo con la squadra poi il numero uno blucerchiato ha parlato anche con il tecnico Walter Mazzarri e con l'amministratore delegato Beppe Marotta. Ha spronato la sua Sampdoria a fare meglio, poi si è seduto a bordo campo per assistere all'allenamento. Il presidente ha gettato acqua sul fuoco, poi è toccato al tecnico Mazzarri che invece è tornato sulla prestazione di Bergamo rispondendo a chi ha detto che i cambi sarebbero stati gestiti da Cassano: «Posso accettare tutto, ogni critica, ogni appunto, arrivo anche a sopportare certe valutazioni faziose, ma voglio essere rispettato come professionista e voglio che venga rispettato l'equilibrio del mio gruppo. Cassano che viene da me e mi dice di sostituire Bonazzoli e io gli do retta? Il cambio era già stabilito da prima della gara, Antonio è solo venuto a dirmi che Sammarco non ce la faceva più e voleva esser tolto. Bonazzoli quando è uscito ce l'aveva con un compagno che gli ha fatto un lancio sbagliato, lui è stato costretto al fallo ed è stato ammonito. Non era arrabbiato né con me né con Cassano». Poi il tecnico ribadisce «nessuna crisi» e si scaglia contro i giornalisti. «Mi dite quali sono i segnali di questa crisi così pesante? Io sarò anche un visionario, ma proprio non riesco a vederli. Avessimo fatto una tabella a inizio campionato, quanti punti credete ci mancherebbero oggi? Hanno sparso calunnie e menzogne su di me e sui giocatori. Non voglio che i miei ragazzi si spaventino e smettano di giocare come sanno: per questo non tollero chi destabilizza il mio gruppo. Un gruppo coeso, il più unito e omogeneo da quando alleno: lo difenderò sempre e comunque. Le calunnie gratuite, con lo scopo di destabilizzare lambiente o chissà quali scopi personali, non le accetto». Mazzarri poi è intervenuto sull'intervista a Cassano: «Antonio era il capitano, non ha fatto altro che esprimere i concetti dello spogliatoio. Le sue dichiarazioni confermano la sinergia che si è creata tra lui, la squadra e l'allenatore».
Questione Uefa. Due giorni fa il tecnico ha rilasciato dichiarazioni pessimiste, ieri ha puntualizzato: «Se stiamo bene siamo in grado di giocarcela. Ma i tifosi hanno presente cosa ha investito il Siviglia per fare la squadra e quanto invece abbiamo investito noi».
Ieri l'ex giocatore della Sampdoria Beppe Dossena è stato condannato a 8 mesi di reclusione e 600 euro di ammenda per tentata truffa aggravata riferita alla fallita operazione di acquisto della società blucerchiata. E la prossima settimana il Comune deciderà se intitolare il piazzale antistante la Sud allU.C. Sampdoria.
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