È tempo di bilancio, anzi di bilanci economici e (soprattutto) politici per il Municipio IV Media Valbisagno. Perché anche se il principale argomento all'ordine del giorno di ieri pomeriggio era il parere al bilancio di previsione del Comune per il 2010, il pensiero dei consiglieri non può non andare fin da subito alla vicenda delle finte minacce al nostro (ex) corrispondente, Francesco Guzzardi, che per tanto tempo ha documentato la vita politica della Valbisagno. E così, nella prima riunione del consiglio dopo la vicenda della falsa lettera anonima, il Municipio fa autocritica e riparte. Da uno, in questo caso. Ancora lui, Guzzardi, che da grande assente continua ad animare la seduta tra espressioni di sentimento dei consiglieri e nuove lettere minatorie (e anonime). Ci pensa il presidente, Agostino Gianelli (Rifondazione), ad aprire la seduta. Ma non certo per stigmatizzare l'uomo («mi spiace per Francesco») o il Giornale («ho chiamato personalmente il capo redattore Massimiliano Lussana per esprimergli la mia solidarietà») quanto il clima politico che si respira nel tratto di strada che va tra via Bobbio e Prato.
«Ritengo che non sia lui (Guzzardi, ndr) l'interprete principale di un cattivo modo di fare politica perché in tutto questo la politica non c'entra niente. Dobbiamo recuperare un clima di rispetto», è il monito lanciato da Gianelli che anche pur non nascondendo la propria disapprovazione verso il giornalista («ha chiesto scusa al consiglio e io riferisco, ma ritengo che le scuse si guadagnano coi fatti, non credo ancora nel pentimento») invita tutti i presenti a imparare la lezione: «Dobbiamo recuperare un clima politico di rispetto dell'altro». Un invito che facilmente cadrà nel vuoto nel quartiere in cui minacce, aggressioni e lettere minatorie sembrano all'ordine del giorno. L'ultima, datata 30 novembre, è indirizzata ai consiglieri del gruppo misto, Vittorio Carpi e Giuseppe Russo (presidente e semplice socio della Croce Verde di San Gottardo), e tra le righe conteneva un messaggio tanto incomprensibile quanto macabro: «Niente Torte fino alla morte». Intanto, a proposito di torte, la festa l'hanno fatta a Guzzardi che «prima veniva chiamato da tutti quelli che volevano comparire sul giornale e ora gli stessi gli voltano le spalle; ho l'impressione che si voglia strumentalizzare una persona che è sicuramente colpevole ma per me rimane un amico», interviene Domenico Morabito (An). Parole dure, insieme a quelle di Gianelli, che chiudono la riflessione politica del consiglio e aprono la discussione sull'altro bilancio, quello economico. Presente l'assessore comunale alle Manutenzioni, Elisabetta Corda, che illustra i dati principali del testo a un consiglio che si caratterizza per un sostanziale equilibrio tra i 12 consiglieri di maggioranza (centrosinistra), i 10 di centrodestra e i restanti 2 del gruppo misto. Alla fine il bilancio ottiene il parere favorevole con 13 a 6 (e qualche assente).
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