La memoria storica diventa spettacolo

Tra i protagonisti della quarta edizione di «Racconti nel parco» anche Ascanio Celestini, Pierpaolo Palladino, Ulderico Pesce, Maria Paiato e Renato Niccolini

Francesca Scapinelli

C’è la riflessione sul dopoguerra a Roma, sul nucleare, sul maxiprocesso a Giulio Andreotti; c’è la vis di Ascanio Celestini, che proverà assieme al pubblico un nuovo, sferzante spettacolo e ci sono i ricordi intrecciati da Renato Nicolini, considerato il «padre» dell’Estate Romana. Sono alcuni degli ingredienti del festival Racconti al parco, al via da questa sera nell’anfiteatro del Parco Alessandrino. La rassegna, che porta il sigillo dell’associazione culturale Racconti teatrali ed è diretta da Pierpaolo Palladino, giunge alla quarta edizione con un programma variegato, il cui denominatore comune è l’impegno civile che si coniuga con l’arte del narrare.
Si inizia con le musiche di Sara e Gabriele Modigliani, che precederanno gli esperimenti di Celestini, sull’onda di Fabbrica. Domani una serata tutta romana, con i racconti di Nicolini dagli anni Settanta ai nostri giorni e con un concerto dei fratelli Modigliani tra canzone d’autore e tradizione popolare, intitolato non a caso «Ma che razza de città». È fissato per sabato, invece, il ritorno del lucano Ulderico Pesce con il lavoro Storie di scorie (premio Legambiente 2005). A seguire, dall’ecologia si passerà alla giustizia: affronta il processo Andreotti L’assoluzione di Gianluca Riggi, in scena con Roberta Castelluzzo. Di nuovo la storia sarà protagonista, domenica 23, con la pièce La battaglia di Roma di e con Palladino, diretta da Maria Teresa Pintus.
L’ampiezza del programma non consente di soffermarsi su ogni evento, si possono ricordare, almeno, gli spettacoli ambientati nella Capitale. Tra questi, lunedì 24 Racconti di Cinecittà, reading in tre parti: Luca Scarlini ripercorrerà tra parole e musica il testo di Mario Soldati Ventiquattro ore in uno studio cinematografico; Pierpaolo Palladino e Stefano Tozzi proporranno aneddoti tratti dalle memorie dell’attrice Fiammetta Baralla e da interviste alle maestranze di Cinecittà, ossia alle generazioni di artigiani che hanno via via costruito i sogni della «Hollywood sul Tevere»; infine, Pietro Bontempo inscenerà un brano di Una vita violenta, che Pierpaolo Pasolini ambientò al cinema Garbatella, ora teatro Palladium.
Non si può tacere poi dell’intensa interpretazione di Maria Paiato che dal Lazio ci porterà in Veneto nei panni della Maria Zanella di Sergio Pierattini (regia di Maurizio Panici), storia di una donna sconvolta dall’alluvione in Polesine del 1951 e condannata alla perdita di identità e al timore dell’abbandono.

Chiuderanno il festival spettacoli sugli «anni di piombo», sguardi lucidi su prostituzione e immigrazione e, infine, uno speciale omaggio agli 80 anni di Dario Fo, di cui sarà rappresentato Johan Padan e la descoverta delle Americhe.
Anfiteatro del Parco Alessandrino, largo Serafino Cevasco, fino al 28 luglio, ore 21.30, ingresso libero. Informazioni: 06.69607688.

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