Andrea Tornielli
Dopo il sedere nudo, il Viagra: per due giorni consecutivi le pubblicazioni dei Paolini sono al centro di polemiche e provocazioni. Laltro giorno era toccato a Famiglia cristiana, che per la prima volta ha scelto di pubblicare una pubblicità con foto di natiche femminili. Ieri è stata la volta del mensile Club 3, rivista paolina dedicato alla terza età. In un articolo che affronta apertamente il tema dei rapporti sessuali tra gli anziani, il mensile cattolico parla positivamente del Viagra e dei suoi effetti. «Il tempo cambia tante cose e tra queste anche il desiderio sessuale, che con gli anni diminuisce la frequenza dei rapporti e la soddisfazione. Così - si legge nellarticolo - anche se si è passata la vita assieme, ci si imbarazza di fronte a questi cambiamenti e si corre il rischio di incrinare larmonia di coppia. Oggi è sbagliato subire passivamente questa condizione - fa osservare il mensile paolino - visto che da qualche anno sono disponibili delle molecole sempre più sofisticate ed efficaci che restituiscono spontaneità e naturalezza non solo nellatto sessuale, ma anche nellalchimia della seduzione e del corteggiamento». Ai lettori viene poi illustrata la composizione molecolare dei tre più comuni tipi di «pillole blu», specificando per ognuna tempo di reazione, effetti collaterali e benefici. Ancora una volta, dunque, vengono smentiti coloro che dipingono i cattolici come «bacchettoni» e sessuofobi.
«Bisogna tenere presente - dichiara al Giornale il vescovo Elio Sgreccia, presidente della pontificia Accademia della vita e massimo esperto vaticano di bioetica - che stiamo parlando di un farmaco e che per usare un farmaco ci deve essere una patologia e una prescrizione terapeutica che lo consigli. Inoltre - aggiunge il prelato - bisogna sempre tenere conto dei possibili effetti collaterali». E dal punto di vista morale? «Direi che bisogna escludere lassunzione del Viagra per un fine puramente edonistico, quando cioè non sussistono quegli elementi patologici ai quali mi sono appena riferito, perché in questo caso il suo uso sarebbe per certi versi equivalente a quello delle sostanze stupefacenti».
Sdrammatizza con una battuta, invece, lo scrittore Vittorio Messori, che per anni ha pubblicato i suoi taccuini sulla stampa paolina. «Siccome il paradiso cristiano è diverso da quello islamico - spiega Messori - dato che Gesù ha detto che nellaldilà non esisterà più marito né moglie e dunque la sessualità non sarà esercitata, evidentemente gli autori dellarticolo hanno pensato bene di consigliare a chi si avvicina a quel passaggio di fare scorta di sesso».
Club 3 pubblica anche i dati di un sondaggio dal quale emerge che le donne italiane sono contrarie a far prendere farmaci al proprio partner, preferendo piuttosto ridurre il numero dei rapporti. Una prova ulteriore del fatto che nel mondo dellaffettività e della sessualità tutto ciò che è artificiale finisce per non corrispondere alle attese.
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