Parigi - Rendere Maastricht più flessibile. Il presidente francese, Nicolas Sarkozy, e la cancelliera tedesca, Angela Merkel, chiedono che le regole di Maastricht siano applicate "con flessibilità" per far fronte alla crisi finanziaria. La richiesta è in una "tribuna" pubblicata sui quotidiani Le Figaro e Frankfurter Allgemeine Zeitung in edicola domani. La Merkel e Sarkozy si riferiscono in particolare a quei paesi di Eurolandia che probabilmente non riusciranno a mantenere l’obiettivo del 3% del rapporto deficit-pil a causa di "circostanze straordinarie". Questo, sottolineano la Merkel e Sarkozy, non può essere evitato nelle circostanze attuali.
Niente litigi I litigi sui criteri di deficit devono essere evitati durante la crisi, sottolineano i leader di Germania e Francia. "I contrasti sulle condizioni per l’apertura di procedure (di infrazione) per deficit (eccessivo) devono essere concluse rapidamente" hanno osservato la Merkel e Sarkozy, sottolineando che è urgente affrontare il risanamento delle finanze degli stati membri. "Stiamo vivendo la più grande crisi bancaria internazionale degli ultimi settanta anni - hanno proseguito -. Presumibilmente, la situazione economica sarà in parecchi stati europei così cattiva come non lo è da molto tempo. Questi paesi registreranno una crescita negativa nel prossimo futuro". Il Patto di stabilità e di crescita prevede per circostanze straordinarie "misure speciali" hanno ricordato la Merkel e Sarkozy, secondo i quali l’economia mondiale si stabilizzerà nel 2009 e poi potrà crescere di nuovo con più forza. "Tuttavia - hanno concluso - non è possibile contare" su questo scenario. "I mercati finanziari, nonostante il massiccio sostegno al settore bancario in tutti i nostri paesi, sono ancora in una situazione difficile". La cancelliera tedesca e il presidente francese, hanno invitato quindi "tutte le banche e gli istituti finanziari a utilizzare ampiamente l’aiuto offerto loro e continuare a sostenere l’economia con il credito".
L'Ue ci sta pensando I Paesi europei dovranno riprendere la correzione del deficit pubblico a cominciare dal 2011. E' questa l’indicazione della Commissione europea contenuta nel piano di rilancio dell’economia che sarà ufficializzato domani. In una ultima versione del documento circolata stasera viene precisato che la correzione dei bilanci verso l’obiettivo di medio termine riprenderà dopo due anni di "stimolo fiscale". L’obiettivo a medio termine è il pareggio di bilancio che originariamente, quando l’economia cresceva, era previsto entro il 2010. Nella bozza del documento che sarà discusso e approvato domani dai commissari europei non viene precisato il valore complessivo del piano anche se il presidente Josè Barroso ha già confermato che non sarà "inferiore" all’1% del pil europeo (130 miliardi di euro).
Nel documento c’è anche un riferimento alla politica monetaria là dove si evidenzia come le pressioni inflazionistiche stiano "diminuendo" anche a fronte del calo della domanda, cosa che "crea margini per nuove riduzione dei tassi di interesse".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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