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Messi a morte i sequestratori della Cutuli e della Cantoni

Islamabad. Fra i quindici condannati a morte giustiziati ieri a Kabul ci sono anche Reza Khan, l’assassino della giornalista del Corriere della Sera Maria Grazia Cutuli, e il rapitore di Clementina Cantoni, dipendente dell’organizzazione non governativa “Care International”. Lo ha annunciato la tv afghana. La Cutuli venne uccisa sulla strada fra Jalalabad e Kabul, il 19 novembre 2001, poco dopo la caduta del regime dei talebani. La giornalista viaggiava in auto con lo spagnolo Julio Fuentes del Mundo, mentre su una seconda vettura si trovavano il giornalista della Reuters, l’australiano Harry Burton e un fotografo afghano, Azizullah Haidari. L’assassino della Cutuli è stato riconosciuto colpevole anche della morte di Burton, di Fuentes e di Haidari. Dell’uomo giustiziato per avere sequestrato la Cantoni la tv afghana ha dato soltanto il nome di Farhad. La Cantoni era stata rapita il 16 maggio del 2005 e rilasciata dopo ventiquattro giorni, il 9 giugno.

Per la sua liberazione i rapitori avevano chiesto la sospensione di un programma musicale ritenuto «troppo audace», il bando degli alcolici, un sostegno economico alle scuole coraniche e la distruzione delle piante di papavero.

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