Metrò «off limits», ascensore e scale mobili vanno a singhiozzo

Metrò «off limits», ascensore e scale mobili vanno a singhiozzo

La scala è im-mobile. Ergo, si va a piedi. È questa la situazione nella maggior parte delle - sette - stazioni della metropolitana di Genova. Le scale mobili sono sistematicamente fuori servizio. E i numeri parlano chiaro. Basta passare da Sant’Agostino dove su cinque scale mobili tre sono ferme. E non è l'unico caso. A San Giorgio, ferme due scale su tre. A Di Negro, va anche peggio. L'unica scala che c'è, è ferma. Da tempo.
Ieri mattina, inoltre, il capolinea di De Ferrari, è rimasto inaccessibile per portatori di handicap e mamme con carrozzine: scale mobili ko, e ascensori per i disabili guasti. Si giustifica l'assessore Paolo Pissarello in risposta ad una interpellanza portata in consiglio comunale da Arcadio Nacini (Sinistra e Libertà): «In alcuni casi si tratta di vandalismo - fa presente il vicesindaco -, in altri di problemi sistematici degli impianti. Stiamo pensando di rivalerci sull'azienda che ha installato i macchinari». La struttura di Sant'Agostino, che scende sotto terra di diversi livelli, ad esempio, subisce proprio la sua «profondità». Le scale sono spesso ferme a causa di allagamenti. «Servono componenti specifici, che non possono essere sostituiti con pezzi qualsiasi - ricorsa il vicesindaco -. Ecco giustificati i ritardi negli interventi». «Sì, ma noi questi impianti, li paghiamo - ricorda il consigliere Nacini - mentre i biglietti dei servizi speciali di Amt, come il Volabus, aumentano».


Amt, da parte sua, non ha per il momento fornito risposta sui costi degli interventi di manutenzione su scale mobili e ascensori, né sulle modalità di intervento che, vista la sistematicità degli infortuni, potrebbero pesare in maniera non indifferente. Il guasto all'ascensore di De Ferrari è poi stato riparato in giornata. Al mattino non funziona, al pomeriggio sì. Domani? Chissà.

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