Roma

Metro D: neanche è nata ed è già uno spot

A tenerla a «battesimo» in clima pre-elettorale Veltroni. Ma dell’opera manca persino il progetto preliminare

Marcello Viaggio

Presentazione del project financing della Metro D ieri mattina all’Auditorium-Parco della Musica. E l’amministrazione Veltroni coglie subito al volo l’occasione per preannunciare, a giochi elettorali ancora aperti, l’affossamento di un autentico caposaldo del Governo Berlusconi: «La Legge Obiettivo? - tuona Federico Bortoli, amministratore di Romametropolitane -. Di quelle opere, definite strategiche per il Paese, ne salveremo sì e no una quindicina». E il presidente della Regione, Piero Marrazzo: «Troppe opere nella Legge: dobbiamo sfoltirle». Sottinteso: ci servono soldi. Il sindaco Veltroni dal canto suo prosegue nella strada abituale: esaltare un’opera destinata a rimanere nel libro dei sogni. O a vedere la luce fra almeno 15-20 anni. Forza Italia polemizza: «Veltroni è un venditore di fumo». Ma Chicco Testa, presidente di Romametropolitane, dice: «L’opera partirà nel 2009, in 7 anni sarà pronta». Con quali soldi? «Contribuiranno i privati, al resto penseremo con fondi pubblici». Tanto basta. Ai titoli di testa pensa Veltroni: «La Metro D trasporterà 400mila passeggeri al giorno - dichiara alla platea di imprenditori, ricca di nomi importanti, da Astaldi a Vianini Lavori a Impregilo -. Cambierà radicalmente il modo di vivere della città». Vediamola l’opera, almeno sulla carta. Perché della decantata Metro D manca perfino il progetto preliminare. La linea andrà da nord a sud, da Montesacro all’Eur. L’approvazione definitiva del Nuovo Prg prevede il prolungamento del capolinea sud a Grotta Perfetta. Il tracciato base - 22 stazioni - parte da piazzale dell’Agricoltura, segue la direttrice di viale Marconi fino a Trastevere. Dopo aver attraversato il Tevere all’altezza dell’Isola Tiberina, prosegue verso piazza di Spagna, dove interseca la linea A. Superate le Mura Aureliane, attraversa infine il quartiere Salario, per terminare a via Ojetti nel quartiere Talenti. 20 Km in tutto. Per ora si prevede solo la «tratta prioritaria» di 11 km, tra Fermi (viale Marconi) e Prati Fiscali (Salario). Tempo di percorrenza 20 minuti, 30mila passeggeri nell’ora di punta, 220mila al giorno, il treno passerà ogni 90 secondi nelle ore di punta. L’obiettivo è completare e mettere in esercizio la «tratta prioritaria» per il 2018. L’opera sarà realizzata tramite project financing. La procedura individuerà un Promotore cui spetterà di realizzare il Progetto preliminare, base per la gara d’appalto. Per il 2009 si prevede l’individuazione del Concessionario, che costruirà e gestirà la linea per 25 anni. Il costo stimato dell’intera linea ammonta a 2,86 miliardi. La tratta prioritaria, invece, costerà 1,86 miliardi. I privati dovrebbero contribuire con circa il 40 per cento. «Veltroni parla come se l’opera fosse già fatta - polemizza il capogruppo di Fi, Pasquale De Luca -. La linea D dovrà garantire un servizio pubblico di trasporto, il privato non potrà decidere liberamente il ticket. Senza incassare, per ipotesi, 5 euro a corsa potrebbe accorgersi di non rientrare nelle spese. E la gara andare deserta». Anche perché c’è il precedente della Metro C. «Forza Italia nel 2001 aveva proposto invano la metro tangenziale dall’Eur a Cinecittà, un’altra dall’Eur a Ostia, con percorsi di superficie, costi dimezzati e solo 4 anni di lavori. Veltroni invece parla del 2018».

An rivendica dal canto suo il prolungamento a Grotta Perfetta: «Si deve ad un nostro emendamento al Prg, approvato dopo una battaglia durata 3 anni» dichiara Marco Marsilio.

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