METTI IN CIRCOLO IL TUO CUORE

In realtà, la canzone di Ligabue - bellissima, struggente - si intitola Metti in circolo il tuo amore e la «c» di circolo è minuscola. Ma di partito dell’amore ce n’è già stato uno, memorabile. E, quindi, parliamo di Cuore. Con la c maiuscola. Così come quella di Circolo.
Metti in Circolo il tuo Cuore, potrebbe essere uno slogan perfetto per i Circoli della libertà, la «seconda ondata» del progetto di una nuova Italia di Silvio Berlusconi. É curioso, a questo punto, leggere il testo di Ligabue, nato per parlare d’amore. E, incidentalmente, adatto anche a parlare di politica: «Metti in circolo il tuo amore, come fai con una novità/Metti in circolo il tuo amore, come quando dici si vedrà, come fai con una novità». E ancora: «E ti sei opposto all’onda, ed è lì che hai capito, che più ti opponi e più ti tira giù/E ti senti ad una festa per cui non hai l’invito, per cui gli inviti adesso falli tu».
Come metafora, è perfetta. Perchè i Circoli delle libertà proprio questo sono.

Il passaggio di un popolo - un popolo che, spesso non è stato adeguatamente rappresentato dalle attuali forze della Casa delle libertà - da complemento oggetto a soggetto. Da spettatore ad attore. Per opporsi all’onda. Come fai con una novità.
Credetemi, è una rivoluzione copernicana. É la consacrazione del fatto che un’altra politica è possibile. Che si può tornare allo spirito (...)

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