Per cambiare marcia, c’è bisogno dell'arrivo di un giovanotto di belle speranze, già ammirato, mercoledì scorso contro il Novara sempre ma in coppa Italia. Il suo nome non è un mistero: si tratta di El Shaarawy.
La sua vivacità, i suoi dribbling efficaci, la sua minaccia costante alla difesa novarese, consentono a tutta l'armata di dimostrare subito un altro spirito e anche un altro piglio. Anche perché nel frattempo la presenza di Emanuelson sul fianco sinistro arretrato, da terzino al posto di Antonini, permette di sfondare più volte e di apparecchiare a ripetizione manovre avvolgenti.
In una di queste tocca al capitano Ambrosini trovare il varco giusto per Ibra, piombato in area come un falco. La vecchia guardia non tradisce mai.Non solo.Ma,appena è sorretto da una decente condizione fisica, Ambrosini riesce a fare un figurone anche da mezz’ala destra, mansione per la quale sembrava addirittura negato a giudicare dalla perfomance di Lecce, ad esempio.
A quel punto, trovato il vantaggio, per il Milan è un giochino da ragazzi rintuzzare quel po’ di reazione organizzata dal Novara (un tiro di Caracciolo deviato in angolo da un attento Amelia) e mettere in cassaforte il risultato grazie a El Shaarawy (il suo destro a incrociare, sulla linea, viene deviato da Robinho come fece Tomasson con Inzaghi contro l'Ajax in Champions per avere un riferimento) e al solito tacco di Ibra che continua a far coppia, nella classifica speciale, con Di Natale, a quota 14. L'ultimo sigillo gli riesce in modo casuale ma spettacolare al tempo stesso, con un tacco sull'uscita avventurosa del portiere. Finché c'è lui in piena forma e magari senza attaccar briga con chiunque capiti a tiro (con Rubino ieri nel finale), il vero santo protettore dei milanisti, Allegri può continuare a inseguire la Juve che viaggia a velocità supersonica. «Il mio preferito - sorride Galliani - è sempre Van Basten, ma se Ibra continua così…»: 14 gol in 16 presenze (di campionato) sono una media vertiginosa, quasi un gol a partita.
Segna in tutti i modi possibili, gli manca solo il timbro su punizione, inseguito con ostinazione anche ieri a Novara. Ma adesso, per il Milan, cominciano i lavori forzati. Perché da giovedì (Lazio in coppa Italia, quindi Udinese, Napoli, Juve e Arsenal in Champions) dovrà scalare le montagne russe.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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