Politica

Al Milan di Ibra viene il mal di pancia

La prima in rossonero (con sconfitta) vista da un nerazzurro

Afferma il presidente dell’Inter Massimo Moratti sorridendo: «Ibra è stato un po’ antipatico». Ecco: se togliamo il sorriso ci siamo. E siccome Zlatan a Cesena è arrivato con il muso, diciamolo: una cosa così è difficile da digerire un po’ per tutti. Insomma, ieri è stata la prima partita del nuovo campionato, quello di Ibrahimovic in rossonero e quello di noi vedovi nerazzurri. E siccome c’eravamo lasciati con il mal di pancia, l’impressione è che il derby sarà sufficientemente lungo. E dunque: che effetto fa Ibra con la maglia «più bella di tutte»? Antipatico, appunto.
Perché l’uomo che prima aveva asserito di aver tifato Inter fin da bambino e poi - baciando la maglia - di aver sognato da sempre il Barcellona, ieri si è vestito delle sue nuove meravigliose strisce come se nulla fosse, segno che come al solito alla fine lui tifa solo per una parte sola. La sua. Ed in effetti, guardandolo con un occhio un po’ nerazzurro, non è cambiato molto: lui là davanti a chiamare la palla, gli altri a correre. Una volta funzionava, chissà...
Sono stati quindici giorni difficili per le armate del Biscione: la sconfitta nella Supercoppa Europea, il pareggio a Bologna e poi - oplà - il colpo geniale (davvero!) del presidente Berlusconi. Fiato alle trombe (milaniste): il triplete (interista) è già lontano. Insomma, la vecchia ansia nerazzurra, tanto che Moratti ha rimesso in mezzo al campo le tre coppe della Grande Impresa prima della sfida con l’Udinese, tanto per ricordare a tutti di stare calmi. Infatti: solita vittoria risicatina di inizio campionato (e ricordate come son finiti gli ultimi...), poi tutti davanti alla tv. A gufare s’intende.
Ecco allora che effetto fa Ibra con la maglia del Milan: è come ricevere una testata, tipo quella che dà Bogdani - uno con una maglia bianca un po’ banalotta - al pallone che s’infila nella porta rossonera. Già, 1-0 per il Cesena: non era previsto, no? Dice Rafa Benitez, allenatore dell’Inter che con una sola battuta ha conquistato un posto in curva nord: «Milan favorito con Ibra? Lo era anche Istanbul col mio Liverpool nel 2005». Per la cronaca il Milan vinceva 3-0: perse la finale di Champions ai rigori. E per la cronaca il neopromosso Cesena ieri ha sconfitto il Milan dei quattro fenomeni 2-0. E ha segnato pure Giaccherini...
Massì, lo so, è solo la maledetta invidia: perché Ibra adesso gioca per loro. Però poi, alla fine, ha tirato un rigore sul palo.

Forse - chissà - aveva ancora il mal di pancia.

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