Non sarà un «risotto alla ranocchia», né un «papero allarancia» il piatto del derby Milan-Inter - stasera alle 20.45 allo stadio Meazza di San Siro - che gli chef milanesi vorrebbero servire in campo. Febbre alta, sugli spalti dobve non si trovano più biglietti ma anche ai fornelli. E se il pesce daprile è passato, uno scherzetto al presidente del Milan, Silvio Berlusconi, lo sforna subito lì il più celebre goleador del fuoco italiano nel mondo, Gualtiero Marchesi. «Ho cucinato per il Premier due giorni fa a Bruxelles per un incontro tra i capi di Stato. Era così contento che ha fatto la scarpetta. Però, visto che va a mangiare la cassouela da uno da un amico neroazzurro, sembra che il suo destino è di essere cucinato... dagli interisti come me! E lui sorriderà, perché il desco è sempre il luogo del buonumore».
Lultima partita dellInter vista da Marchesi risale ai tempi di Suarez, così, vista la sua disattenzione al tappeto verde, ha creato nel frattempo una portata rosso-nera. Ma che fa, si contraddice? «Cosa posso dirle? Pare che Il Rosso e il Nero sia il mio destino. Così cucinerei il derby: piatto quadrato, salsa speciale di pomodoro e due bei pezzi di pescatrice cotti nel nero di seppia. Due blocchi scuri in campo rosso». E se qualcuno vuole farsi la scarpetta che sia per alzare in alto un bel boccone scarlatto magari insieme a un buon nero nel bicchiere della vittoria!»
Sarà perché è difficile trovare in cucina il colore blu, ma gli chef vedono nella sfida tra rossoneri e neroazzurri una ghiottoneria. Anche Davide Oldani, 42 anni, maestro del ristorante DO, ex punta del pallone, predilige questo colore... inter sua cucina. «Rosolerei questo derby molto lentamente, perché visto la sua temperatura, pare più un match invernale che estivo! Lo abbinerei a un composto esasperato. Un soufflè». Montiamo proprio su di gradi? «Esageriamo anche. Lo farei alle spezie profumate, in modo che salga bello gonfio se vince il Biscione, mentre che se primeggia il Diavolo...beh sarà un po più flop». Ehm.. e se restassimo sul neutro, che ne dice degli allenatori? «Alla classe di Leonardo dedico il mio «Zafferano e riso DO», con lo zafferano a fine cottura». Che allora rimane rosso, vede? «No, no. Niente rosso. Deve diventare giallo». Giovanni Bonn ha solo 29 anni ma è lo chef del Savini. «Sono fuori dal mondo del calcio. Mi piace la cucina realista, come è il mio carattere. Milan-Inter? Sapori inconciliabili. Ma se lo immagina un foie gras insieme al caviale? Impossibile». Talmente impossibile, che il 40% dei tifosi prima dello scontro, dal pugno che sentono nello stomaco... digiunano. Lo conferma Lapo De Carlo, direttore di Radio Milan-Inter. «I nostri ascoltatori affrontano la partita a pancia vuota, per evitare spiacevoli incovenienti. E se mangiano, solo cibi scaramantici: pesce o melanzane alla parmigiana».
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