2 PERICOLOSE
Le cornacchie grigie
invadono tutti i parchi
Gentile signora Moratti, può dire a un vecchio cittadino milanese cosa intende fare, insieme ai suoi assessori, per evitare, sinché questo è possibile, l'invadenza nei parchi cittadini delle cornacchie grigie? Intelligenti, aggressive, dotate di un becco implacabile, attratte da abbondanza di cibo e da competitori assai deboli, le cornacchie grigie stanno conquistando tutte le zone verdi della città, distruggendo nidi e uccelletti canori. Fra poco sentiremo solo il loro lugubre e sgradevolissimo verso di celebrazione dell'ennesima uccisione di un passerotto o di un cardellino.
È tempo di stabilire con la Lipu, la lega per la protezione degli uccelli, misure di contenimento, di dissuasione e di sterilizzazione che consentano alle altre specie di farsi conoscere dai nostri figli e nipoti, prima di sparire. Ho visto una cornacchia appollaiata su una carrozzina, intenta a carpire non so quale cibo, forse latte, a un neonato, mentre la nonna dormicchiava. Un'altra scacciare due gattini, a colpi di beccate, da un piattino di carne. Mi dica, la prego, che si occuperà della cosa.
2 TROPPO TRAFFICO
Via Ripamonti
va riqualificata
Caro sindaco, come tuo elettore mi permetto il tono confidenziale che non esclude però la critica costruttiva. Abito in via Ripamonti al Vigentino e vorrei trovasse il tempo di fare una scappata anche nella nostra zona, come fatto per altre. Questa benedetta Ripamonti, troppo rettilinea e bidirezionale, portando troppo facilmente al centro città, attira molto traffico pendolare e anche occasionale.
Ne soffre così il mezzo pubblico, quella linea 24 soffocata dal traffico ed esasperatamente lenta. Perché attestate al capolinea di via Selvanesco gli autobus Atm pubblici e non quelli privati o convenzionati di altre autolinee? La linea 24 va liberata e protetta e velocizzata perché non abbiamo metropolitana. Se pensa che tra qualche anno lIstituto Europeo di Oncologia e il Cerba, la città della scienza, porteranno qui 15.000 persone al giorno il dramma sarà completo. E sono ventanni che si parla del raddoppio della Ripamonti e del prolungamento del 24 da via Selvanesco a Mirasole.
Walter Luini
2 ARCO DELLA PACE
Anche la movida
ha i suoi diritti
Signor sindaco, in qualità di giovane milanese vedo che da alcuni anni, in particolare da quando è iniziata la sua amministrazione, Milano, una città che dovrebbe essere internazionale, aperta 24 ore su 24 e 7 giorni su 7 e «viva», sta invece prendendo le sembianze di un paese per vecchi.
In tal senso, ho letto della felicità dei residenti all'Arco della Pace per lo stop notturno al traffico. Queste persone (come probabilmente i residenti della zona Navigli) sanno bene che le loro «umili» abitazioni si trovano in centro e in zone di movida, zone che si trovano in qualsiasi città e che a Milano sono sempre state incentivate a sviluppare locali e intrattenimento.
Che senso ha ora far di tutto per penalizzare queste situazioni? I commercianti e i gestori dei vari pub registreranno sicuramente delle flessioni (come già avvenuto a quelli di Piazza XXV Aprile, dove cè un cantiere eterno per un parcheggio sotterraneo), lamentadosi poi nei suoi confronti.
Personalmente se avessi casa allArco o sui Navigli non potrei lamentarmi, se lo facessi sarei ipocrita: ma a chi non sta bene (e probabilmente quando erano giovani queste persone erano le prime a sfruttare queste zone per divertirsi), perché non prende domicilio fuori Milano: i soldi ce li avrebbe e non avrebbe smog e movida sotto casa. Ma, forse, costoro non si accontentano di una mano ma vogliono il braccio intero.
A Milano sembra che tutti i quartieri del centro vogliano espellere chi non è residente.
Un ventenne milanese
2 ALBERI IN DUOMO
Meglio ristrutturare
la vecchia Baggina
Gentile sindaco, le scrivo per dirle, sinteticamente, che non credo sia una buona idea mettere degli alberi in piazza Duomo, la sistemazione resterebbe comunque precaria. Se il signor Abbado desidera essere ricordato con del verde chieda la realizzazione del Parco di San Cristoforo e, magari, che sia intestato a suo nome oppure che si intervenga alla Baggina, lospizio dei milanesi, che necessita di grosse e radicali manutenzioni.
E in fondo, perché non indire un referendum per conoscere cosa ne pensano i cittadini? Ad esempio, la via Tolstoi, da via Lorenteggio a via Savona, è già predisposta per piantare alberi, perché non farlo? In alternativa sarebbe opportuno ridurre la larghezza dei marciapiedi e predisporre il parcheggio a lisca di pesce.
Le auguro buon lavoro, un lavoro difficilissimo.
Diego Penati
2 INQUINAMENTO
Ho un diesel Euro 2
e sono discriminato
Sono un cittadino milanese pensionato che scrive al sindaco perché, in quanto non facoltoso, sono tremendamente discriminato dalla politica comunale. Con la crisi in corso, mi sono dovuto attivare per trovare una ulteriore possibilità di lavoro per avere un supporto economico che mi permetta di vivere dignitosamente con una moglie e un figlio che frequenta l'università.
È giusto che io non possa permettermi di svolgere questa attività per 6 mesi all'anno perché proprietario di un mezzo diesel Euro 2 che non può circolare? Purtroppo non posso sostituirlo nemmeno con gli incentivi, ma, inutilizzabile per sei mesi, mi pesa sul bilancio come se la usassi sempre. Però dal 15 aprile, magicamente non inquina più. Vorrei che il sindaco provi a pensare a che enormi disagi siamo sottoposti io e la mia famiglia per questo divieto. Non è forse il caso di punire chi è veramente responsabile dell'inquinamento, ad esempio con le caldaie a gasolio? Sono un suo elettore, ma dopo questa mazzata, mi pento di esserlo stato.
Carlo Visentin
2 HANDICAPPATI
È faticoso uscire
dalla metropolitana
Gentile signora Moratti, non sono solo, siamo un gruppo di suoi sostenitori che hanno notato come Milano stia facendo progressi a favore delle persone anziane, pochi però. Per esempio, bene per le scale mobili dentro la metropolitana. Però è un grosso problema per gli handicappati, salire le scale, non mobili, fisse, che portano sulla strada. È possibile intervenire e darci un aiuto? Almeno le poltrone lungo lo scorrimano. Confidiamo in lei.
JB
2 AMANTI DELLA BICI
Ci manca tanto
il grande Domenico
Buongiorno signor sindaco, vorrei condividere con lei un dispiacere che tocca profondamente la storia della città. Da pedalatore acrobatico, e tale ho dovuto diventare per sopravvivere per le strade di Milano, avevo spesso una meta nei miei giri nel salotto di Milano. In centro, davanti al Parco delle Basiliche, uno dei più centrali polmoncini verdi dove passavo, si fa per dire, per riossigenarmi, c'era un filosofo-storico-esperto-esteta della bicicletta.
Costui, e mica per guadagnare quacosa perché credo che non ci sia mai riuscito, aveva aperto un negozio, unoasi per tutti i ciclopedalatori cittadini eroici, assetati di riparazioni al volo, sgonfi di gomme, cigolanti da oliare, bramosi di cestini di vimini e consigli su quali catene indistruttibili scegliere per abbracciare irresistibilmente l'amata bici difendendola dai tentativi di furto.
La sua bottega aveva alle pareti biciclette quasi preistoriche, d'antiquariato del pedale, di Garibaldi e di Anita, quadri che ritraevano scene di pedalate montane ed epiche, targhe da tutto il mondo. Il nostro brontolava con tutti ma alla fine rideva con tutti e sapeva consigliare a chiunque il mezzo migliore.
Gabrio Bacchini
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