Con Milano hockey rossoblù Le vipere tornano a mordere

Il ghiaccio si era fatto bollente e non per il clima, ma al pensiero che tante stagioni di gloria si fossero sciolte al sole dell’estate e per l’ombra di un bilancio dissestato. Con una delle serrate più rapide, pur non indolore, degli annali dello sport, l’Hockey rinasce a Milano dopo solo 50 giorni: ci eravamo lasciati con il veleno e la grinta dei Vipers trasformati in lacrime per la mancata iscrizione al campionato, poi erano stati i tifosi, dai cori baritoni e dal cuore innamorato, a fare una colletta e a protestare in piazza contro l’ennesima sconfitta (fuori campo) dello sport milanese. Ora però l’happy end che segna una nuova genesi: dalle ceneri dei Vipers ecco un impasto di passione, ghiaccio e tante idee. Il meglio, insomma, deve ancora venire stando all’accordo siglato ieri a Palazzo marino dall’assessore allo sport Giovanni Terzi e Ico Migliore, presidente della nuova società e colonna portante dell’hockey meneghino. Ecco Hockey Milano Rossoblù: una emme blu abbraccia e scavalca una croce vermiglio, simbolo di passione, ideogramma di mazza e lama, le armi dell’impresa.
La squadra che verrà si è iscritta al campionato di A2. Tutti hanno fatto la loro parte: per il settore giovanile non verrà meno l’appoggio di Alvise Di Canossa, la Federazione sport ghiaccio ha prorogato le iscrizioni per permettere ai reduci delle vipere di incassare il colpo e riorganizzarsi.
Il Comune, che oltre all’assessore ha molti ultrà a palazzo fra cui carlo Fidanza che ha da subito sposato la causa degli «inviperiti», ha inserito la squadra fra quelle che beneficeranno dei 70mila euro con cui Palazzo marino intende sostenere gli sport «minori» in città, attraverso lo sgravio dei costi di affitto di impianti e palazzetti. La società Stadio Ghiaccio Agorà di via dei Ciclamini, con lungimiranza, concederà gratis il palazzetto per gare ed allenamenti. Il campionato, Serie A2 - RBK Hockey Cup - partirà ad ottobre, ma già da oggi prende il via la rifondazione della squadra. Se i campioni di A1 sono tutti più o meno accasati altrove, le baby vipere saranno scelte fra i giovani del vivaio, con un paio di stranieri a completare la rosa. Il budget della squadra si aggira sui 600 mila euro, almeno il doppio sarebbe servito a rimanere in A1. Coach Adolf Insam è pronto a riprendere il suo lavoro. L’obiettivo non è vincere, ma esserci: «Già partecipare è un miracolo», chiarisce Migliore.

«Ripartiamo dallo sport di base - ha spiegato Terzi -, nello spirito di quel Club milano che stiamo studiando con Milan e Inter per sostenere gli altri sport a livello giovanile. Milano ha bisogno di questo e non di squadre velleitarie che durano poche stagioni, lasciando debiti milionari e disamore per lo sport».

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