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Milano, Sala vuol salvare il centro sociale Leoncavallo

Matteo Salvini si schiera contro il sindaco di Milano Giuseppe Sala, che sta portando avanti la trattativa per evitare lo sgombero del Leoncavallo, lo storico centro sociale milanese

Milano, Sala vuol salvare il centro sociale Leoncavallo

Chi pensava che la storia del centro sociale Leoncavallo di Milano fosse morta e sepolta dovrà ricredersi. Nel capoluogo lombardo, infatti, riesplode la polemica perché il sindaco Sala sta lavorando per evitare lo sgombero del centro, in via Wattau. "E bravo il sindaco Pd - scrive su Facebook il leader della Lega matteo Salvini - fare un regalo al Leoncavallo è proprio una priorità per i milanesi?".

Sul centro sociale Salvini fece il suo primo intervento a Palazzo Marino, da consigliere comunale della Lega, nel 1994. La mattina del 10 settembre il centro di Milano era stato teatro di scontri con diversi feriti e contusi che seguirono l’ennesimo sgombero, pochi giorni prima, del Leoncavallo.

L'allora sindaco Marco Formentini (Lega) reagì in modo energico e annunciò che il Comune di Milano si sarebbe costituito parte civile contro gli occupanti. Di diverso avviso Salvini. "Gli incidenti sono avvenuti per colpa di pochi violenti - disse Salvini in aula - mentre i 15mila giovani che hanno manifestato avevano ragioni giuste e condivisibili, ma sono stati strumentalizzati", sostenne. "Chi non ha mai frequentato un centro sociale? Io sì, dai 16 ai 19 anni, mentre frequentavo il liceo, il mio ritrovo era il Leoncavallo".

In seguito Salvini prese le distanze da un certo modo di gestire il centro sociale.

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