Cancellateli questi Municipi. Se pensate che siano un impaccio e che non servano a niente, allora aboliteli. Cari amministratori comunali, abbiate il coraggio di essere conseguenti. Ormai si è capito che non volete farli funzionare. E allora, se vi siete sbagliati, ammettetelo e amen.
Dobbiamo ricordarvi che quando avete approvato la riforma del decentramento, 4 anni fa, l'avete presentata come l'alba di un nuovo giorno? Vi risparmiamo il virgolettato del vostro programma: sarebbe impietoso. Ma cosa è rimasto di quegli entusiasmi? Niente, lettera morta. Sulla viabilità avete fatto un po' come vi pare, ignorando anche le richieste più collaborative. In tema di sicurezza, i presidenti da anni chiedono in tutti i modi l'attuazione del regolamento, che prevede un «concorso» fra Comune e Municipi. Non l'avete concesso, con le conseguenze che sappiano su degrado e abusi. Anche il bilancio partecipato resta la bella sceneggiatura di una storia che non si è vista: la tanto decantata «partecipazione», appunto.
Tutto ciò non ha senso. La frustrazione è massima, anche fra i consiglieri, costretti a rimpiangere l'era delle vecchie Zone, che almeno erano palestre di politica. Invece no: avete costruito una casa nuova ma ora non volete che ci si entri. E allora viene un dubbio: non sarà che non vi piacciono i nuovi inquilini? All'indomani delle Comunali, giugno 2016, questo giornale ha pubblicato un articolo così titolato: «I municipi devono partire, anche se 5 presidenti su 9 non hanno il colore rosso».
Ecco, l'impressione è che non vogliate farli funzionare solo perché i Municipi hanno indossato un colore che non vi piace, e che aspettiate il prossimo giro per vedere che succede. Toglieteci questo dubbio, fate vedere che non è così: se non vi piacciono a prescindere, cancellate i Municipi.
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