Albertini: «Mi candido anche senza il Pdl»

Italia futura, la formazione di Luca Cordero di Montezemolo, si dice ancora incerta tra Ambrosoli e Albertini. Ma l'ex sindaco nell'attesa si accomoda nel salotto dell'Infedele di Gad Lerner. E va avanti nella sfida al candidato leghista, Roberto Maroni. Ribadisce l'intenzione di candidarsi anche se il Pdl deciderà di sostenere Maroni: «Confermo che accetterò la candidatura anche se il Pdl dovesse fare una scelta diversa. E non è affatto scontato». Spiega che la sua lista si chiamerà «Lombardia civica» e «L'onestà al governo» sarà il titolo del programma, che intende riproporre un progetto che riproduce il Ppe in Italia, ovvero Pdl, Fli e Udc. Ricorda la tessera Pdl presa pochi mesi prima della rottura tra Berlusconi e Fini: «Non dovevo iscrivermi a nessun partito. I due fondatori, i due partiti a cui mi sentivo vicino, hanno litigato poco dopo». Lerner gli chiede se è un uomo di rottura o una foglia di fico per nascondere Formigoni. L'ex sindaco difende l'esperienza di governo della Lombardia ma non risparmia qualche critica al governatore: «Il presidente della Lombardia è stato spesso invitato in yacht da una persona che non aveva una fabbrica di satelliti... Non hanno trovato prove di malversazione e credo non le troveranno mai.

Però è una cosa che non sta bene, e politicamente la sta già pagando Formigoni, perché quel che gli è arrivato addosso è molto più di quel che è provato». Cita come esempio l'ex governatore dell'Abruzzo, Ottaviano Del Turco, Pd, che è stato assolto dopo «la carcerazione preventiva ingiusta».

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica