«Se non si avrà il coraggio di approvare un'amnistia per i reati meno gravi la situazione nelle carceri non potrà che peggiorare». Lo ha spiegato il Garante dei detenuti della Regione Lombardia Donato Giordano, che ieri ha visitato il carcere di Busto Arsizio (Varese), dopo la condanna della Corte europea dei diritti umani all'Italia per le condizioni dei detenuti nelle carceri.
L'amnistia, secondo il Garante, «non sarà comunque sufficiente se questa non sarà affiancata da misure più strutturali, come il maggior ricorso alle pene alternative previsto dal decreto del Ministro Severino, che un Parlamento sotto elezioni non ha voluto approvare, e una riforma della giustizia che permetta di avere una sentenza in tempi certi e brevi».
Giordano si impegnerà quindi per attivare i supporti per le attività riabilitative e fisioterapiche, già completati cinque anni fa e mai entrati in funzione, con l'obiettivo di costituire nel carcere di Busto Arsizio «un polo fisioterapico-riabilitativo in Lombardia per quei detenuti le cui disabilità sono tali da far sì che prevalga l'interesse a ricevere cure adeguate rispetto al criterio della vicinanza agli affetti familiari».
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