Due aggressioni nel giro di meno di un'ora, due tentate violenze andate per fortuna a vuoto per la pronta reazione delle vittime che hanno reagito con foga alle molestie. Gridando, scalciando, lottando, la prima è riuscita a mettere in fuga il bruto che le aveva teso un agguato nell'androne di casa, l'altra è fuggita dall'abitazione che per lei si stava trasformando in una trappola.
La prima vittima è una ragazza svedese di 22 anni, che abita con un'amica italiana di 34 anni in via De Amicis, dunque pienissimo centro, anzi un'arteria che rimane trafficata fino a tarda ora. Venerdì è uscita con degli amici per passare una serata in discoteca ed è rientrata poco dopo le 5. Apre il portone e si vede subito arrivare addosso una ombra che l'attendeva nell'androne. L'uomo inizia ad allungare le mani, palpeggiandola dappertutto. Dopo un primo istante di smarrimento la straniera inizia a gridare con quanto fiato ha in gola. La reazione blocca l'aggressore che temendo l'arrivo di qualche passante o vicino, preferisce darsela a gambe. La ragazza sale poi in casa e sveglia la coinquilina che qualche minuto dopo decide di chiamare il 113. Sul posto una volante che con la descrizione del bruto ha tentato una battuta in zona ma il tempo passato tra aggressione e allarme ha impedito agli agenti di individuarlo.
Un'ora dopo è invece una marocchina 28 anni a far intervenire le forze dell'ordine, carabinieri questa volta. Da tempo infatti ospita un connazionale di 32 anni, forse con troppa generosità, visti i suoi precedenti per droga. Ieri all'alba l'uomo rientra ubriaco e per nulla grato della ospitalità, inizia a fare le solite profferte, poi allunga le mani, infine si getta sulla giovane.
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