Allestire eventi e mostre nelle piramidi Expo Lavoro da 120mila euro

Allestire eventi e mostre nelle piramidi Expo Lavoro da 120mila euro

L'Expo Gate come la Biennale di Venezia, «la più importante mostra d'arte del pianeta». Centoventimila euro all'anno, infatti, sono la somma che è stata corrisposta a Massimiliano Gioni per curare la Biennale d'arte di Venezia nel 2013, e al nuovo curatore Okwui Enwezor per l'edizione 2015. La stessa cifra compare sul contratto di Caroline Corbetta in qualità di «curatore artistico Expo Gate». Il contratto di collaborazione a progetto, sottoscritto il 3 marzo 2014 e in vigore fino al 31 ottobre 2015 nasce per «coordinare le linee artistiche nonché coordinare, organizzare e gestire il palinsesto degli eventi, garantire il coordinamento con l'attività di predisposizione degli allestimenti, definire e attuare il modello di gestione e il budget per la produzione del palinsesto artistico, implementare sinergie tra i protagonisti del palinsesto e i contenuti del merchandising point» scrive la società Expo in risposta all'interrogazione del vicepresidente del consiglio Riccardo de Corato. Il direttore degli Uffizi di Firenze, tanto per dire, guadagna 1890 euro al mese.
Cos'è Expo Gate? La struttura a doppia piramide in via Beltrami ideata come la porta di Expo, appunto, cioè il biglietto da visita dell'evento in città. L'infopoint fornirà informazioni su Expo e sulla visita al sito espositivo, ospiterà dibattiti, mostre ed eventi sui temi dell'esposizione universale, ma non solo. Qui si potranno acquistare i biglietti per Expo e gadget. «L'Expo Gate ospita un palinsesto di eventi multidisciplinare e intergenerazionale - si legge sul sito - a cura di Caroline Corbetta, focalizzato sulla valorizzazione e sulla messa a sistema delle energie culturali produttive sia milanesi che italiane, dalla vocazione internazionale».
Caroline Corbetta, 40 anni, curatrice di mostre, giornalista, anima di Crepaccio, vetrina per gli artisti emergenti sbarcata anche nell'e commerce, è stata scelta senza bando. «Si è proceduto tramite ricerca diretta - scrive la società Expo - per assicurare la massima coerenza con le aspettative e l'immagine complessiva di Expo Gate, così come definita da Expo 2015». Caroline Corbetta è conosciuta nell'ambiente dell'arte e dell'architettura tanto che il suo nome compare nelle fila dei sostenitori della candidatura di Stefano Boeri a sindaco. «Expo è solo Celant - replica secco Giancarlo Politi, direttore di Flash art alludendo al megacompenso per la curatela e la direzione artistica dell'area tematica “Food in art”di Expo al critico Germano Celant -. Caroline è una brava curatrice, perché no? Peccato che per gli addetti ai lavori Expo Gate non conti nulla. Chiunque può curare gli eventi e le mostre all'Expo Gate, anche mia nonna. In fondo Expo è stato fatto per elargire soldi a tutti». Duro anche Luca Beatrice tra i noti curatori di arte contemporanea italiana: «Mi sembra una nomina da buona famiglia milanese. E non mi sembra che questa persona abbia il curriculum adatto perché ha curato poche mostre e non troppo importanti».

«Per avere un compenso del genere la signora Corbetta deve avere un curriculum straordinario, che però non è sul sito di Expo - commenta Riccardo De Corato - dovrò fare un'altra interrogazione per averlo. Mi sembra un compenso esagerato per il tipo di consulenze richieste. Infine per una giunta che dice di volere trasparenza l'affidamento diretto dell'incarico, è quanto mai contraddittorio».

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