Ambrosoli fa il Vendola: largo alle coppie di fatto e reddito minimo a tutti

Ambrosoli fa il Vendola: largo alle coppie di fatto e reddito minimo a tutti

Registro delle coppie di fatto anche in Regione, ribadisce Umberto Ambrosoli, deciso a importare l'iniziativa di Giuliano Pisapia che ha scatenato tante polemiche a Palazzo Marino. E il matrimonio gay? Solo una constatazione: «La Regione non può istituire il matrimonio lombardo». Nel programma firmato dal centrosinistra spunta anche il reddito minimo garantito per i disoccupati, proposta ben difficile da finanziare avanzata dallo sfidante alle primarie, Andrea Di Stefano. E poi un fondo per lo sviluppo regionale in grado di offrire credito alle imprese e investimenti per portare al 70% il tasso di occupazione in Lombardia.
Ambrosoli si concentra anche sul tema finanziamenti. Chiede soldi via Facebook ai suoi sostenitori. E fa i conti in tasca a Roberto Maroni. Conti sbagliati secondo la replica leghista. Nel battibecco si inserisce Gabriele Albertini, che rivendica la propria campagna elettorale low cost. Insomma, una giornata di ordinaria campagna elettorale.
«La mia campagna elettorale è completamente autofinanziata. Dall'altra parte, Maroni ha già speso un milione e questo spiega perché noi abbiamo cartelloni in numero minore. Non usiamo soldi pubblici e usiamo la sobrietà» dice Ambrosoli al Corriere.it. La replica leghista arriva a stretto giro di posta. «Il budget complessivo totale, per l'intera campagna elettorale, del candidato Roberto Maroni, ammonta a meno di un terzo di quello che l'avvocato Ambrosoli afferma e sarà debitamente certificata, per ogni centesimo di spesa, come previsto dalla legge». E ancora: «Ambrosoli è un bugiardo e utilizza la falsità come strumento di campagna elettorale». Parole diffuse da Stefano Candiani, coordinatore della campagna elettorale di Maroni.
Ambrosoli usa Facebook per chiedere ai sostenitori di aiutarlo. Batte cassa. «Far sentire la nostra voce costa» scrive il candidato della sinistra. Spiega di aver raccolto circa 160.000 euro. Entrate divise a metà: 80.000 euro arrivano dalla raccolta fondi delle primarie e altri 80.000 euro arrivano da donazioni di circa 100 sostenitori. Infine, 4.000 euro sono stati raccolti al Teatro Dal Verme.
E veniamo al terzo candidato. Il Movimento Lombardia Civica, che sostiene Albertini, fa sapere di prevedere una spesa complessiva di 500.000 euro. Lo ha scritto in una nota il presidente del Movimento, Carlo Maria Lomartire. Nella nota si legge che la campagna è «interamente finanziata dal fund raising» e fino ad oggi è costata 10.000 euro per la stampa dei moduli, la stampa delle liste, il noleggio e il trasporto dei gazebo, il materiale legato alla raccolta firme.
Sono previsti inoltre 52.

000 euro per il Web e 40.000 euro per le spese gestionali, i rimborsi spese e il personale. Altri 400.000 euro sono preventivati per eventi, ufficio stampa, mini convegni, cartelloni e pubblicità varia, noleggi di sale.

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