Avanti con la stangata Atm Sala conferma, ma è caos

La Regione blocca i ticket integrati ed è scontro Il sindaco: «Via in primavera». I dubbi dei tecnici

Avanti con la stangata Atm Sala conferma, ma è caos

Trasporti e Navigli, il consiglio regionale di martedì scorso è riuscito ad aprire un doppio fronte col Comune (ieri si è aggiunto il caso moschee). É soprattutto sullo stop alla tariffa unica per viaggiare tra MIlano e hinterland che il sindaco Beppe Sala mastica amaro. Cos'è successo? L'assessore regionale al Bilancio Davide Caparini ha presentato un emendamento per chiedere il via libera alla sperimentazione del ticket integrato per i trasporti lombardi, la suddivisione delle città e province di Milano, Lodi e Pavia in cerchi concentrici con conseguenti scatti di tariffe. Un sistema che doveva andare di pari passo con gli aumenti Atm decisi dalla giunta Sala. Il ticket singolo ad esempio dovrebbe passare da 1,5 a 2 euro ma valere fino ai Comuni di prima fascia come Sesto o Segrate. Il capogruppo di Forza Italia Gianluca Comazzi e M5S hanno chiesto di ritirare l'emendamento e rinviarlo in Commissione per approfondimenti. «Noto che la Regione - ha contestato ieri il sindaco - spesso risponde più politicamente che con il buonsenso, da quello che mi dice l'assessore alla Mobilità Marco Granelli c'era un accordo con la sua collega al Pirellone», l'assessore leghista Claudia Maria Terzi, «poi così van le cose». Cosa succede ora? «Bella domanda - ribatte Sala -, stavamo ragionando sull'integrazione per raggiungere due obiettivi concreti, noi abbiamo bisogno di aumentare l'abbiamo detto più volte, ma anche dare più chiarezza sulle tariffe ai cittadini». Sugli aumenti Milano vuole dritto con l'aumento della tariffa urbano: «Non so se a marzo o inizio aprile, ma noi abbiamo necessità di aumentare il ticket, i conti della Regione sono più ricchi dei nostri e non aumentiamo per divertimento ma perchè abbiamo molto migliorato il servizio». Ma i tecnici stanno lavorando non stop, chiariranno nelle prossime ore o giorni se il Comune può davvero proseguire in autonomia. Rispetto all'ex giunta Pisapia è cambiata la legge, è stata costituita l'Agenzia di bacino. Un caos insomma.

Sala parla di buonsenso citando l'altro tema caldo, la bocciatura ai 50 milioni di fondi della Regione per riaprire i Navigli: «Salvini giorni fa ha espresso con fermezza il suo consenso però per la Regione non va bene perchè lo proponiamo noi. Sarebbe meglio lavorare avendo sempre in mente l'interesse di tutti i lombardi». E Fontana ribatte: «Io posso raggiungere tutti gli accordi che voglio con Sala ma il consiglio è libero ed è l'organo sovrano». Ma chiarisce che non c'è «nessun fronte di guerra e nessuna volontà di rompere col Comune» anche sui Navigli. «Non abbiamo detto di no ma che era sciocco forse mettere subito 50 milioni quando non si possono spendere. Abbiamo messo 3 milioni all'anno così intanto costruiamo il progetto, strada facendo decideremo cosa fare. Anche tra i consiglieri ci sono varie proposte, costruiamole insieme».

Assicura che «il dialogo con il Comune non è mai stato così buono». Anche l'assessore ai Trasporti Terzi precisa però a Sala che «più che dire che la Regione ha tradito, il consiglio ha ritenuto che un documento così complesso meritasse approfondimenti».

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