Babbo Natale? «Un vecchietto simpatico» che fa da fattorino a Gesù Bambino, «per alleggerirgli un po' il lavoro». A scriverlo è il cardinale Angelo Scola nella lettera di Natale ai bambini. Un modo simpatico per risolvere la questione che tocca molti genitori in questi giorni che preparano ai regali sotto l'albero: come spiegare ai piccoli chi è (o non è) Babbo Natale?
La letterina ai bambini, dal titolo «Aspettiamo qualcuno», parla dell'attesa dei regali e soprattutto di Gesù, «il regalo più bello». Non è l'unica scritta dall'arcivescovo per Natale. «Tenere accesa la speranza» è il titolo della lettera del cardinale Scola con i tradizionali auguri per la benedizione natalizia alle famiglie, che i parroci distribuiscono in questi giorni nelle case. Il testo è stato già venduto in libreria in oltre un milione di copie.
«Per le famiglie oggi i tempi sono difficili, ma forse è ancora più difficile tenere accesa la speranza, questa indomabile certezza della bontà dell'essere uomini, del disegno buono in cui è inserita la nostra vita e quella del mondo». Si legge ancora nelle due paginette: «Incalzati dalle dure prove a cui siamo sottoposti in questo travagliato frangente storico, forse molti sono tentati di lasciarsi cadere le braccia e indurire il cuore».
Secondo tradizione, il cardinale ha indirizzato gli auguri natalizi anche agli ammalati, con una lettera dedicata tutta a loro. Scrive l'arcivescovo: «Carissimi, Dio è vicino a ciascuno di voi come e di più di una mamma e di un papà al loro bambino: questo è l'annuncio che il Natale, ancora una volta, ci dona».