Asfalto smottato, segnaletica oscurata, telecamere disattivate e transenne: divieti d'accesso o nastri che perimetravano, in zona Barona, piccole e grandi vie. Le più esposte al rischio, via Pepere e parte di via Giussani e via Chiodi ma il traffico si ritrovava confuso in tutto il terreno circostante. Persino una scuola elementare e media, la Tre Castelli (in via Balsamo Crivelli 3) il mese scorso era stata circondata da transenne: nonostante la strada piena di crepe, tutto sembrava scorrere serafico come sempre. E anche oggi, dopo che in questi giorni è stata aperta lì intorno un'area di cantiere, nessuna segnalazione sulla Tre Castelli perviene dal Comune. La scuola resta aperta (non ci sono evidentemente campanelli d'allarme sufficienti a sospendere le attività, per le istituzioni), con un regolare viavai di bambini, insegnanti, individui che ogni giorno vi trascorrono delle ore. Sia pure in quelle strade colme di solchi e avvolte da provvisori segnali che recitano: «qualcosa non va».
Il marito di un'insegnante ci disse: «C'è sotto un fontanile che sta venendo giù». La colpa, in effetti è di una roggia, la roggia Paimera. Una volta ampia un paio di metri che, sotto i tombini, lì in quella porzione del sottosuolo milanese (che di rogge antiche ne contiene tante), ha cominciato a «scricchiolare». Fessurazioni al fondo e all'interno di questo canale sotterraneo che minano la stabilità della carreggiata. Tanto che, per il rischio crollo, a dicembre è stata totalmente chiusa la carreggiata di via Pepere e quelle di via Giussani e Chiodi.
Il panorama, un mese fa, sembrava silenzioso e ricoperto di queste «medicazioni» bianche e rosse: la polizia locale teneva sotto riserbo le fotografie della roggia e parlava, nonostante gli smottamenti sul terreno, di strade non ancora danneggiate. L'assessorato alla Sicurezza e coesione sociale aveva infine annunciato interventi tempestivi: sopralluoghi del Comune e Metropolitana Milanese. È stata installata in questi giorni, nella zona della roggia Paimera, l'area di cantiere: un provvedimento sotto la responsabilità del Consorzio Naviglio Olona. Il Comune di Milano spiega infatti che, in collaborazione con MM (per la manutenzione di quella specifica parte della città), è stata avviata una serie di aggiustamenti sopra e sotto l'asfalto. La pavimentazione sarà sistemata, la parte sotterranea (quindi le fognature e la struttura delle rogge) saranno messe in sicurezza. Una sicurezza mirata, a sua volta, a rendere più stabili che mai le infrastrutture; e la segnaletica orizzontale sarà completamente messa a nuovo per consentire al traffico viabilistico di fluire regolarmente. Se ci sono calcoli di tempi e costi? Per adesso dal Comune nessun numero. La soluzione del problema dipenderà, soprattutto nei tempi, dalle condizioni meteorologiche.
Le rogge a Milano. Un sottosuolo d'acqua che scorre da secoli sotto il rumore della città: una possibile risorsa, un pezzo di storia, ma con voltafaccia che possono non dare preavvisi.
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